«Maia sarai sempre con me, amica mia». Cristicchi le dedica una poesia-ricordo
GORIZIA Erano amici Maia Monzani e Simone Cristicchi. Amici veri e sinceri. Legati da una reciproca stima. E il cantautore, attore teatrale, scrittore ha voluto scrivere un breve e toccante ricordo di “nonna Maia”.
Lo ha affidato a don Maurizio Qualizza che oggi ha concelebrato la messa assieme a don Fulvio Marcioni ai funerali della grande attrice, nella chiesa parrocchiale di Straccis, con partenza dalla cappella dell’ospedale San Giovanni di Dio.
Non è difficile immaginare che per questo addìo l’intera città si sia mobilitata omaggiando una delle figure più importanti del panorama culturale goriziano e non soltanto.
«Carissima dolce Maia. Ti ringrazio per tutto l’amore che mi hai donato, per la tua presenza sempre discreta e affettuosa. Per i regali che mi portavi in camerino prima degli spettacoli, ai quali non mancavi mai. Per la tua voce così flebile al telefono, e così potente quando recitavi. Per ogni volta che sei stata al mio fianco, sotto e sopra il palcoscenico. Quel palcoscenico dove esplodeva la tua grandezza, e risplendeva su tutti noi il tuo carisma straordinario», scrive Cristicchi.
«Credo - continua nel suo ricordo - che nella vita non abbia valore quello che accumuli, ma ciò che lasci alle spalle, i semi di bellezza e amore che vengono sparsi lungo il cammino. I tuoi semi continueranno a germogliare dentro tutti noi, a diventare vita. Sarai sempre con me. Arrivederci, nonna Maia. Arrivederci, amica mia. Simone Cristicchi».
Il cantautore romano avrebbe voluto essere presente oggi a Gorizia ma impegni lavorativi non gli permetteranno purtroppo di partecipare alle esequie. Queste le parole lette da don Qualizza durante i funerali. A testimonianza di un sincero rapporto di amicizia e stima che si era instaurato fra i due.
Anche don Maurizio conosceva molto bene Maia Monzani. E l’aveva incontrata anche in quelli che sono stati, purtroppo, i suoi ultimi istanti di vita. «Una persona molto religiosa, spontanea, semplice ma dalla grande intelligenza», sottolinea don Qualizza. «Solo un parola con il cuore: carissima Maia, siamo qui per ringraziarti di averti conosciuta, incontrata, d’aver ricevuto tanto in sapienza, immagini, sguardi e silenzi, dai sentimenti del tuo cuore e dalla tua arte. Ringrazio il Signore - scrive don Qualizza - perché, ventiquattro ore prima del tuo ritorno al Padre, ti ho potuta vedere ma soprattutto benedire per il tuo ultimi viaggio. Hai passato sul letto del dolore le ultime lune ma ti hanno illuminato l’ultimo tratto del cammino verso il Signore che amavi».
Don Maurizio ricorda una sua frase, pronunciata più volte. E che gli è rimasta scolpita nella mente. «”La vita, dicevi, comunque vale la pena di essere vissuta e poi tanta umiltà, non finisci mai di imparare”. Che bel insegnamento ci lasci, lo conserveremo nel cuore».
Maia Monzani era una persona poliedrica, dai mille interessi, sempre attiva e curiosa. La notizia della sua morte ha colpito profondamente Gorizia. E stata, fra le altre cose, la decana della “Nico Pepe” dove ha insegnato ininterrottamente dal 1997 al 2015, e ha contribuito alla crescita e al prestigio dell’Accademia avendola sempre considerata anche sua.
Attrice e insegnante logopedista, si formò alla Scuola di dizione e recitazione di radio con Esperia Sperani e a quella dell’attore Annibale Ninchi a Roma. Ha recitato con le compagnie di Umberto Melnati, Alighiero Noschese, Annibale Ninchi, Giulio Stival, Ermna Grammatica, Diana Torrieri e Ruggero Ruggeri. Ha interpretato la signora Bianchi nel film “Gib jeden seinen” girato a Trieste nell’ottobre 2005 e diretto dal regista Sigi Rothemund. E sempre a Trieste, per la regia di Luigi Perelli, nel marzo 2009, ha interpretato la Cancelliera in “Un Caso di Coscienza”. Sempre in ambito cinematografico, ha girato due cortometraggi diretta da Giovanni Ziberna.—
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