Magia Verde, l'erboristeria compie 40 anni: «Collana in pegno per iniziare»
MONFALCONE Taglia il traguardo dei 40 anni l’erboristeria Magia Verde in via Rosselli 63. Aperta dal 19 marzo del 1979, ormai si colloca in un gruppo ristretto di negozi storici della città. Ma non è stato facile avviare un negozio dal niente in quegli anni per la titolare Maria Carafa, originaria di Salerno, che si è guadagnata l’appellativo di “pioniera coraggiosa e incosciente”. All’epoca i soldi erano pochi e il negozio venne aperto portando al Monte di Pietà una collana d’oro, che aveva fruttato 500 mila lire e qualche cambiale.
Una scommessa a distanza di quarant’anni vinta. Oggi è un esercizio all’avanguardia, anche per merito di Sabrina, una delle figlie di Maria, diventata un’esperta nel settore (l’altra figlia, Mara, ha intrapreso un’altra strada: quella di cantante lirica, come soprano). L’evoluzione dei prodotti e delle ricerche comporta un aggiornamento continuo, perché si è passati dalla vendita delle erbe curative di tipo popolare, a centinaia di prodotti moderni come ad esempio il Cbd, ossia l’olio di canapa utilizzato contro le infiammazioni. «È stato difficilissimo cominciare questo lavoro – dice Maria – perché nessuno sapeva cosa vendessi. Tanti credevano sementi per l’orto o fiori, un finanziere in divisa – ricorda divertita – voleva a San Valentino fiori per la sua morosa, oppure un anziano i semini per i suoi uccellini. Ho avuto la costanza di crederci, di insistere, di tener duro, fino a quando la gente ha cominciato a capire che con certi prodotti si potevano avere buoni risultati».
Ma com’è nata l’idea di aprire Magia Verde? «La mamma non ci ha dato mai farmaci, ci curava con il metodo della nonna: bronchiti con cataplasmi di semi di lino, mal di denti con chiodi di garofano quindi in modo semplice e naturale. Si è aperta con il tempo la porta anche di una clientela extracomunitaria, perché se risolvi un problema poi arrivano i connazionali. In 40 anni non ci siamo mai adagiati sugli allori...». Il mercato, però, adesso è spietato, non c’è solo la concorrenza degli altri negozi ma anche quella on line. Però l’ormai storica bottega resiste «rispettando tre regole fondamentali: professionalità, serietà e onestà. Purtroppo oggi tanti si improvvisano il mestiere ma anche aprono e chiudono».
Un’esperienza e tradizione che continua con il passaggio del testimone alla figlia: «Sabrina è cresciuta in questo negozio, è un lavoro che le piace, è la sua passione e riesce a comunicare bene con la clientela. Ha appreso la mia conoscenza e ha fatto di suo tutto quello che è venuto dopo con corsi di aggiornamento. Diciamo che l’allieva ha superato il maestro». E anche Sabrina è contenta. «Fin da piccola – dice – ero innamorata di questo lavoro. Mia madre è stata una musa ispiratrice, molto brava e stimata, per me è stato facile inserirmi nel mestiere e vogliamo continuare su questa strada. Mamma ha seguito tre generazioni di clienti, cioè il figlio del figlio della sua prima cliente. È una bella soddisfazione». —
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