L’Ue “toglie” l’aureola a Cirillo e Metodio

La moneta commemorativa dei santi coniata dalla Slovacchia “desacralizzata” dalla Commissione

BELGRADO. Niente aureole, siamo europei. Sta facendo discutere, in Slovacchia e non solo, una curiosa storia fatta di monete, di religione e di veti di non meglio precisati Stati Ue. Tutto nasce dalla decisione di Bratislava di emettere, a partire da maggio 2013, nuove monete commemorative da due euro. Su una delle due facce si sarebbero dovuti raffigurare i santi Cirillo e Metodio, per ricordarne così l’arrivo, 1150 anni fa, nel territorio della Grande Moravia. Territorio dove fecero opera di proselitismo e iniziarono la traduzione delle Sacre scritture nell’antico slavo ecclesiastico. Ma le monete con l’effigie dei santi non usciranno mai, nella versione originale, dalla zecca di Bratislava. Il tutto a causa dell’opposizione della Commissione europea e di alcuni Paesi membri, che hanno giudicato il due euro slovacco lesivo del principio della “neutralità religiosa”. La vicenda è stata spiegata nel dettaglio in un comunicato della Narodna banka Slovenska (Nbs). «Considerata l’importanza sociale e storica» di Cirillo e Metodio, la Banca nazionale «desiderava» solo utilizzarne le effigi per diffondere la conoscenza dell’opera dei due santi «in Slovacchia e nel resto d’Europa». Peccato che l’idea si sia scontrata con le regole Ue, che impongono agli Stati membri di «informarsi a vicenda sui bozzetti delle facce nazionali» degli euro e di spedirli anche alla Commissione per l’opportuna verifica, prima che venga dato l’ok definitivo al conio. E qui è sorto il problema. «La Commissione europea», ha rivelato la banca nazionale slovacca, «ha chiesto alla Nbs di rimuovere i simboli religiosi» dalle monete, più precisamente «le aureole e le croci dai loro abiti». Un cambiamento «necessario affinché il design» dei due euro «sia conforme al principio del rispetto della diversità religiosa, come prescrive l’articolo 22 del Trattato sui diritti fondamentali dell’Ue». Un vincolo a cui Bratislava non ha potuto sottrarsi. E poi «anche il Vaticano ha in passato accettato modifiche ai due euro commemorativi», ha ricordato la Nbs. Il risultato? Cirillo e Metodio appariranno sui due euro. Saranno però dei santi spuntati, senza aureola. Il «design finale» della moneta, ha assicurato tuttavia Bratislava, «rappresenta la degna unione dei due simboli, quello statuale e quello cristiano», con la «doppia croce slovacca e il bastone pastorale» insieme retti dai santi. Ma la decisione della Nbs non è piaciuta a molti, a Est. Levare le aureole è «come togliere la croce alla cattedrale di San Martino a Bratislava», ha affermato l’europarlamentare popolare slovacca Anna Zaborska. Ancora più dura la vicepresidente del parlamento nazionale, Erika Jurinova, che ha definito un «assurdo» l’aver dovuto obbedire ai diktat di «qualche funzionario di Bruxelles». E in Bulgaria, racconta il portale “EurActiv”, la stampa ha ricordato che anche durante il regime comunista era vietato rappresentare Cirillo e Metodio con le aureole. (s.g.)

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