L’ingegnere lettone innamorato di Trieste che sogna di regalarle uno stadio del ghiaccio

Studi a Riga e gavetta in Italia, Florencs ora è ad di Monticolo&Foti e membro di Confindustria
Robert Florencs
Robert Florencs

TRIESTE Partire dalla Lettonia da neolaureato in Ingegneria per ritrovarsi nel giro di pochi anni amministratore delegato di un’importante azienda triestina e membro dei giovani imprenditori di Confindustria nazionale. È quanto accaduto a Roberts Florencs, che da Riga ha trovato la sua strada professionale alla Monticolo & Foti, società triestina che si occupa di edilizia, elettronica, impianti di sicurezza e idrosanitari, con quattro sedi sparse per il Fvg. Il feeling tra Roberts e Trieste inizia nell’estate del 2014 grazie a una vacanza estiva di un paio di mesi che, senza saperlo, ha rappresentato la svolta della sua vita.

L’ingegnere lettone, fin da piccolo, ha una vocazione per tutto quello che si può costruire, dalla progettazione, all’edilizia fino all’impiantistica. Vocazione che inizia a mettere in pratica proprio alla Monticolo & Foti, l’azienda che lo aveva ospitato durante quella vacanza, quand’era ancora uno studente. Da quel 2014 il rapporto con Trieste non si è mai interrotto, fatta eccezione per andare a laurearsi - col massimo dei voti - a Riga. Poi il ritorno, dal Baltico all’Adriatico, un viaggio di sola andata assieme a ciò che aveva di più caro, ovvero la sua ragazza. Dapprima un po’ di praticantato, anche per imparare l’italiano, dove inizia sistemando digitalmente l’enorme archivio progettuale dell’azienda, per poi approdare ben presto nei tanti cantieri aperti dalla ditta in città e in Regione.

Così quando nel 2017 arriva la laurea, l’azienda di Sgonico gli spalanca definitivamente le porte. Il rapporto con il gruppo diventa sempre più solido: inizia come socio e, in seguito, eccolo giovanissimo a ricoprire l’incarico di amministratore delegato, assieme agli altri tre che completano la squadra, Andrea Monticolo, Luca Foti e Massimo Lazzarini. «Dopo la laurea avrei potuto scegliere se andare a Londra o in altre città extra europee - spiega Roberts Florencs - . Le buone offerte c’erano insomma. Ma assieme alla mia fidanzata abbiamo scelto senza il minimo dubbio di venire a vivere a Trieste. È una splendida città, a misura d’uomo, dove anche lei ha trovato una sistemazione lavorativa. Qui abbiamo trovato proprio tutto: un ottimo lavoro, dei veri amici e una città stupenda». Ed ora anche l’approdo in Confindustria nazionale.

«Parliamo sempre dei nostri giovani che non trovano opportunità e devono cercarle fuggendo dall’Italia – sottolinea Andrea Monticolo, che per Roberts è stato quasi un padre putativo – ma lui ci dimostra che è possibile anche il percorso inverso: arrivare dall’estero nel nostro Paese e decidere di fermarsi e crescere qui da noi». Roberts, appassionato ed ex giocatore di hockey sul ghiaccio, ha un sogno nel cassetto da realizzare proprio nella città dove ha trovato fortuna. «Mi piacerebbe contribuire a realizzare uno stadio del ghiaccio in una città di mare come Trieste. Sarebbe bello vedere i giovani pattinare sul ghiaccio per 12 mesi l’anno e non solo per due settimane sotto Natale, magari atleti di una forte squadra di hockey». —

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