A Trieste Lezioni di storia da record: si chiude l’edizione 2025, ora spazio alla scienza

Con D’Orazio e Frida Kahlo si conclude la stagione di questo inverno. A marzo altri tre appuntamenti sulle «rivoluzioni» di fisica e genetica

Francesco Bercic
Il teatro prima della lezione su Frida Kahlo Foto Massimo Silvano
Il teatro prima della lezione su Frida Kahlo Foto Massimo Silvano

Finisce tutto com’era iniziato: con una fila, una lunga fila, con la lezione e infine gli applausi. Cala il sipario sulle Lezioni di storia per l’edizione 2024-2025, il cui ultimo episodio della rassegna quest’anno dedicata alla “guerra dei sessi” si è concentrato stavolta sulla celebre figura di Frida Kahlo, a cura del direttore dei musei nazionali di Perugia Costantino D’Orazio.

Il copione ormai non ha bisogno di aggettivi per essere descritto. Dalle 10 del mattino una lunga serpentina si snoda di fronte al teatro Verdi, in paziente attesa dell’apertura delle porte. Poi la ricerca del posto a sedere e infine la lezione, introdotta dalla giornalista del Piccolo Valeria Pace alla presenza di Giuseppe Laterza, che con la sua casa editrice ha ideato l’iniziativa. Il titolo della lezione era già indicativo, un “corpo a corpo con la pittura” che ha restituito in tutta la sua complessità e sfuggevolezza la vicenda unica di Frida Kahlo.

La fila di persone all’esterno del teatro Verdi attendono il loro turno per entrare (Silvano)
La fila di persone all’esterno del teatro Verdi attendono il loro turno per entrare (Silvano)

Le Lezioni di storia non avevano certo bisogno di conferme, ma non è eccessivo affermare che quest’anno la rassegna ha superato se stessa, raccogliendo nel corso di tutte le domeniche un pubblico folto ed eterogeneo, trasversale a livello anagrafico e addirittura territoriale (sono sempre di più quelli che dai comuni vicini ne approfittano per organizzare una gita fuori porta). Un successo che testimonia il legame profondo creatosi tra la città e l’iniziativa, considerata un appuntamento fisso che vivacizza l’inverno con uno stile sobrio e capace di intrattenere chiunque.

Anche per questo motivo sarà interessante vedere se le Lezioni di scienze, sempre a cura degli Editori Laterza, saranno in grado di eguagliarle. Il titolo dei tre appuntamenti, tutti concentrati nel mese di marzo, è “i grandi maestri”: «perché se è vero che la scienza, soprattutto quella contemporanea, è una missione che si svolge al plurale grazie alla collaborazione di diverse équipe di ricerca – si legge nella presentazione – è altrettanto vero che dobbiamo alcuni progressi straordinari all’impegno e alle geniali intuizioni di singole personalità».

Si parte il 2 con Albert Einstein e la rivoluzione della relatività (relatore Piero Martin); salto indietro di circa un secolo e il testimone passerà a Charles Darwin (23 marzo), artefice anche lui di una rivoluzione che Telmo Pievani riconduce al concetto di diversità. Ultimo incontro (30 marzo) con Guido Barbujani e Rosalind Franklin, sul Dna e la sua doppia elica. —

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