L’Europa secondo i giovani Un impegno da premiare
Guardano all’Europa con speranza ma senza ingenuità. Sanno essere critici, graffianti, irriverenti, perfino iconoclasti. E anche rabbiosi, ma di una rabbia fresca e onesta. Gli studenti che hanno partecipato al Concorso letterario Ande Scuola, davanti al tema “Giovani in Europa: quale futuro?”, non si sono risparmiati: si sono presentati in un centinaio, da dieci scuole superiori cittadine, su un argomento che con l’avvicinarsi delle elezioni europee e del semestre della presidenza italiana al Parlamento europeo è quantomai attuale.
Ieri, nella sala del Consiglio comunale, la consegna dei premi ai migliori lavori pervenuti. A giudicare i ragazzi una giuria composta da Cristina Benussi (docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università), Etta Carignani, presidente dell’Ande (Associazione nazionale donne elettrici) di Trieste, e Paolo Possamai, direttore del Piccolo. Tra tutti l’ha spuntata Laura Marrone, della terza G del liceo Petrarca, che si è aggiudicata il primo premio da 500 euro e la pubblicazione (qui a lato) del suo lavoro. Secondo premio da 300 euro a Giacomo Ebblin, dell’Oberdan, per la «attitudine sanamente provocatoria e a tratti irriverente» nel raccontare il «confronto-scontro tra gli interessi delle diverse generazioni in gioco». Condiviso il terzo gradino del podio, con un premio ex aequo di 200 euro a Nikola Sandic del Deledda, che nel suo tema ha espresso «un punto di vista non assuefatto alla retorica, ma da neofita che ricorda ancora il tempo buio dell’esclusione» e a Ginevra Zelaschi del Dante.
Altri premi assegnati dal Gruppo Scuola Ande, presieduto da Angela Salvi e composto da Luisa Fazzini, Daniela Novajolli, Marina Sedmak, Giuliana Frandoli, Marina Tutta, Alice Psacaropulo e Irene Visentini. Ad aggiudicarseli sono stati Sebastian Castriotta del liceo Preseren, e Giacomo Villanovich, dell’istituto tecnico Volta. Per celebrare i 150 anni del liceo Dante, inoltre, è stata consegnata alla scuola una targa. E altri nove ragazzi se ne sono tornati a casa con un buono libro da 50 euro, premio per i migliori temi finalisti: Sara Burba del Dante, Mauro Marrone del Volta, Martina Giuressi del Da Vinci, Davide Scropetta del Carli, Emma Morgante e Teresa Oriani del Petrarca, Leonardo Lionetti dell’Oberdan, Veronica Moro del Preseren e Lorenza Borghelli del Max Fabiani.
A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio comunale Izotk Furlanic, che ha sottolineato come sia necessario pensare «a come riscrivere l’Europa, visto che i giovani non trovano lavoro anche a causa delle ricette all’insegna dell’austerity che l’Europa ha proposto al nostro Paese»; mentre l’assessore comunale all’Istruzione Antonella Grim si è soffermata sulla necessità di costruire una vera governance politica ed economica per l’Europa, ma anche di cogliere quanto c’è di comune nelle radici culturali dei popoli che la abitano. Per Etta Carignani, presidente di Ande, quest’iniziativa è essenziale perché «l’Associazione donne elettrici, nata apartitica e apolitica, vuole conoscere il territorio in cui è radicata attraverso il pensiero dei più giovani». L’Ande, ha ricordato Carignani, è impegnata in battaglie importanti per migliorare il panorama politico nazionale, come quella contro la corruzione e l’omofobia.
Giulia Basso
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