L’estate balorda affossa la vendita di gelati e granite
Tuffi in mare fatti col contagocce, abbronzature appena accennate anche se siamo già a settembre, scampagnate quasi del tutto scomparse, ma soprattutto un netto crollo nel consumo dei gelati e delle granite. L’estate del 2014 sarà ricordata così. Il maltempo, che ha regnato sovrano da giugno in poi, sovvertendo consolidate abitudini estive, ha provocato anche questa conseguenza.
Una sensibile riduzione nella richiesta dei classici coni rinfrescanti ha segnato una stagione nella quale le piogge e le basse temperature, in particolare nelle ore serali, l’hanno fatta da padrone. «Il consumo di gelati quest’anno ha fatto registrare, nel mio esercizio, un calo del 30-40 per cento – spiega David Danieli, titolare dell’esercizio che porta il suo nome, in via Gallina – nonostante io abbia attuato una politica di conservazione dei prezzi, fermando i listini delle palline ai valori del 2013». «Il gelato d’estate si consuma soprattutto alla sera, quando il caldo soffocante invita a uscire. Ma il 2014 ha visto un agosto piovigginoso – conclude Danieli - e al calar del sole in poche occasioni l’atmosfera è stata quella ideale per consumare una coppa di gelato».
Gli fa eco Paolo, responsabile della Gelateria Grom di via San Nicolò, che fa parte di una catena con esercizi diffusi in tutto il Centro e Nord Italia. «La flessione più evidente l’abbiamo avuta nelle granite – sottolinea – dove il calo è stato di circa il 30 per cento. La granita è il tipico prodotto la cui richiesta sale d’estate, quando il caldo raggiunge i suoi picchi». «Quest’anno – prosegue – abbiamo avuto pochissime giornate afose, perciò la clientela si è orientata su altre scelte».
«Per quanto riguarda i gelati, la discesa è stata meno marcata – conclude – direi nell’ordine del 10 per cento. Nel nostro caso ci hanno salvato i turisti che, abbandonate le spiagge, a causa del maltempo, si sono riversati in città scegliendo spesso un cono gelato come compagno delle passeggiate».
Dello stesso avviso anche Marco, titolare della gelateria che porta il suo nome e situata alle spalle del Municipio, in via Malcanton: «I turisti quest’anno per fortuna sono stati numerosi – evidenzia – inoltre molti triestini sono rimasti in città, rinunciando ai viaggi. Tutto questo ci ha permesso di ridurre al minimo la flessione nelle vendite di gelati, accentuata soprattutto nelle ore serali – continua – mentre il calo più vistoso è stato senz’altro quello del consumo di granite. Attuando una politica di mantenimento dei prezzi ai livelli del 2013 – sottolinea alla pari di altri colleghi – non posso lamentarmi delle vendite fatte». Il 2014 è “un’annata da dimenticare” per Giulio, titolare della Gelateria Zampolli di via Ghega, uno dei punti fermi dell’estate. «Quando piove – osserva – c’è poco da fare, il consumo di gelati cala. Crolla addirittura quello delle granite. Si tratta di un fenomeno inevitabile se le condizioni atmosferiche non invitano al consumo di prodotti che servono tradizionalmente per combattere il caldo».
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