Le viti della “500L” prodotte dalla Sbe Ordine da 5 milioni

Le viti della 500L che la Fiat fabbrica in Serbia nello stabilimento di Kragujevac vengono lavorate a Monfalcone. È una commessa da circa 5 milioni di euro che ha ottenuto la Sbe che, pur avendo aperto uno stabilimento in Serbia a Sabac in Vojvodina (a Nord di belgrado) non ha delocalizzato la produzione mantenendo «know how» e engineering in Italia spostando solo alcune fasi della produzione in maniera strategica per entrare nel mercato estero.
La crisi economica morde meno alla Sbe guidata da Alessandro Vescovini secondo il quale ci sono «segnali di inversione di tendenza e si intravvede la ripresa». A confermarlo l’annuncio di nuove assunzioni e l’andamento del volume d’affari in crescita. «Nel 2011 c’è stato il record di fatturato - spiega - con un giro d’affari di circa 150 milioni e un margine operativo lordo di oltre 20, nel 2012 il fatturato è sceso a 133 milioni, in compenso il margine operativo lordo è migliorato salendo a 23 milioni. Gli utili stanno crescendo e la Sbe non ha smesso di reinvestire quante più risorse possibili». L’azienda che fabbrica ogni tipo di bulloni è passata dai 12 milioni investiti nel 2011 ai 9 milioni del 2012, quest’anno risaliranno a 12 milioni mentre per il 2014 l’obiettivo è investirne 14. La gran parte reinvestiti a Monfalcone per miglioramenti tecnologici e allargamento del sito produttivo. Nel contempo la Sbe ha inziato ad espandersi all’estero. «Abbiamo aperto un magazzino-deposito negli Stati Uniti - conferma Vescovini - dove lavorano per ora sette persone, uno stabilimento a Tolmezzo (si tratta dell’ex Viteria carnica) dove lavorano in 15 e si occupano della maschiatura dei dadi per il settore automotive. Nello stabilimento in Serbia per ora ci sono 10 persone, siamo partiti con due linee produttive ma nel 2014 ci allargheremo e saliremo a 25 unità».
Una crescita che riguarda tutte le realtà produttive ad iniziare da Monfalcone. «Nello stabilimento lavorano 350 persone - aggiunge Vescovini - ma dall’inizion dell’anno ne abbiamo assunte 20 e l’organico è destinato a crescere».
Una strategia di espansione locale e internazionale che sta dando i suoi frutti, uno di questi è la commessa da circa 5 milioni per le viti della 500L fabbricata nello stabilimento serbo di Kragujevac. «La produzione ha raggiunto il livello di 500 vetture al giorno - racconta Vescovini - a Sabac realizziamo le viti che poi vengono mandate a Monfalcone per la finitura. Non abbiamo delocalizzato portando via il lavoro dall’Italia, anzi lo abbiamo incrementato e grazie a questa commessa in Serbia lo stabilimento di Monfalcone ha il lavoro assicurato per altri 7 anni». Il numero uno della Sbe comunque non si accontenta e continua a migliorare le realtà produttive per poter aggredire meglio il mercato. «Stiamo investendo a Monfalcone in impianti a tecnologia avanzata e in automazione - spiega - ma stiamo guardando soprattutto alle nuove tecnologie, rappresentano il futuro. Stiamo costruendo nuovi capannoni e stiamo anche specializzando dei reparti a Tolmezzo».
Una crescita che secondo Vescovini continuerà «Per il 2013 sono ottimista, noi la ripresa la stiamo sentendo - afferma - e nonostante avessimo chiesto per ogni eventualità la possibilità di fare cassintegrazione nel 2012 non abbiamo fatto nemmeno un’ora. Dobbiamo lavorare per continuare così e soprattutto deve crescere in tutti la cultura industriale. Se non capiamo che le aziende rappresentano un patrimonio che deve essere preservato e facciamo di tutto per ostacolare e sabotare le attività imprenditoriali per il nostro territorio e il paese è finita».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo