Le mense scolastiche al colosso milanese

La Dussman vince il ricorso: «A tavola prodotti di qualità». I sindacati tremano per i 170 addetti. Il Comune: «Ora si tratta»

Sul servizio mense scolastiche del Comune non pende più la spada di Damocle del ricorso, ma resta la crisi sindacale. Anzi, si aggrava. Lunedì scorso è stata pubblicata la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato da Cir Food, gestore uscente del servizio e attuale detentore in proroga dell’appalto, assegnando in via definitiva alla milanese Dussmann il compito di riempire i piatti dei bambini triestini. L’azienda è molto soddisfatta dall’esito del ricorso e annuncia l’arrivo in tavola di «prodotti Dop, Igp, biologici, chilometri zero ed equosolidali». Di tutt’altro avviso la Cgil preoccupata dai tagli agli orari dei lavoratori annunciati dalla società a inizio anno: «Vedremo quanto il Comune sarà pronto a mettersi in gioco per fermare sforbiciate che vanno a discapito delle dipendenti ma anche del servizio». L’assessore all’Educazione Antonella Grim risponde: «La trattativa più serrata inizia adesso».

Il ricorso vinto L’azienda prende parola attraverso un comunicato stampa. Il direttore della filiale Nordest della Dussmann Giancarlo Baruffa è entusiasta: «Siamo molto soddisfatti dell’esito del Consiglio di Stato che vede premiata la nostra offerta. Abbiamo a cuore la salute dei figli dei triestini, per questo metteremo sulle loro tavole prodotti» di qualità. «Nei menu saranno serviti frutta e verdura, fresca e surgelata, bio ed equosolidale - continua Baruffa -.  E ancora gli aromi, gli infusi in filtri, le fette biscottate, i biscotti, la marmellata, gli snack (succhi di frutta, budini, etc) e i condimenti».

Gli addetti in allarme Se il comunicato rivendica la qualità dei prodotti, quel che preoccupa i sindacati è la qualità di vita delle 170 persone (inclusi i contratti a termine) attualmente impiegate nel servizio. Appena vinta la gara, infatti, la Dussmann aveva espresso l’intenzione di ridurre di molto gli orari di buona parte delle dipendenti, compensando con l’assunzione di nuovo personale. Una scelta che tramortirebbe le paghe già poco ubertose delle lavoratrici. Antonella Bressi di Cgil è sul piede di guerra: «Ho già chiesto un incontro al dirigente d’area per capire come gestire questo cambio d’appalto. Anche perché, da quel che sappiamo, le condizioni imposte dall’azienda non sono cambiate. E per noi sono inaccettabili». In questo modo, aggiunge la sindacalista, «il Comune ha risparmiato 3 milioni sull'appalto ma il peso è finito tutto sulle spalle delle lavoratrici». Anche le nuove assunzioni di Dussmann, secondo Bressi, «sono fatte con gli sgravi e sempre a discapito di chi adesso lavora nel servizio». Ora la Cgil è in attesa di capire «quanto intende spendersi il Comune, dopo tutte le premesse fatte, per evitare simili tagli». Bressi conclude indicando possibili ripercussioni anche sulla qualità del servizio: «Checché ne dica lìamministrazione, temo che gli effetti si faranno sentire anche lì - dice -. La Dussmann è una grande azienda e non è nata ieri, ma sarà difficile gestire un sistema complicato come quello delle mense dopo una tale sforbiciata».

Il Comune rassicura Infine il Comune. Ieri pomeriggio Grim ha chiesto ai tecnici di vagliare la possibilità che Dussmann subentri a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico, lasciando in mano alla Cir quello in corso, centri estivi inclusi. «Questa è la mia indicazione - dice Grim -, vedremo se sarà possibile». Quanto alla trattativa «gli incontri sono in corso da mesi ma ora inizia la trattativa più serrata. Sappiamo con certezza chi sarà l’interlocutore e anche Dussmann sa che saremo la loro controparte per i prossimi cinque anni. Continueremo con forza per trovare soluzioni molto più rispondenti alla questione sociale».

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