L’addio alla divisa di Gianna prima vigile donna a Trieste

TRIESTE È l’ottobre del 1978 quando Gianna Ellero, a 26 anni, entra in servizio come prima vigile donna del Comune di Trieste. Esattamente 40 anni dopo, il prossimo ottobre, saluterà i colleghi per godersi la meritata pensione. Ultimi sei mesi di lavoro, quindi, per l’agente che ha segnato un pezzo della storia della Polizia locale e della città.
Seduta nel suo ufficio della caserma San Sebastiano, mostra sulla scrivania una serie di foto, le prime datate anni ’70 e ’80 e poi altre che la ritraggono mentre dirige il traffico sulle strade e mentre sorride all’obiettivo di un fotografo, che le scatta un’immagine al lavoro poco tempo dopo l’avvio dell’avventura, iniziata quasi per caso.
«All’epoca ero sposata, avevo due bimbi piccoli – ricorda –. Un giorno alla radio ho sentito la notizia del concorso promosso dal Comune di Trieste e, scherzando con i miei parenti, ho detto: “Potrei provarci, perché no?”. Loro di risposta, sempre con ironia, hanno commentato: “Ma proprio te prenderanno?”. A quel punto ho deciso di partecipare quasi per scommessa, per far vedere che potevo farcela. E così, un po’ a sorpresa, ho fatto richiesta, compilando tutte le carte del bando» racconta Gianna.

I parametri erano diversi rispetto a quelli attuali: »Erano forse più severi: l’altezza minima era di un metro e 70, ad esempio. Allo scritto eravamo in due donne, all’orale mi sono ritrovata da sola e in poco tempo è arrivato l’ok, tra stupore e soddisfazione».
Da quel momento Gianna, dopo il corso di preparazione richiesto, inizia ufficialmente a vestire la divisa il 16 ottobre 1978.
«I colleghi mi hanno accolto bene. All’inizio sembravo forse un po’ troppo chiusa, ma in realtà ero terrorizzata: era un impegno importante e c’era un’inevitabile preoccupazione. L’aspetto forse più divertente invece – spiega – erano gli sguardi della gente. In tanti si fermavano quando mi vedevano dirigere il traffico, mi fissavano, erano visibilmente meravigliati, d’altra parte era una novità per tutti».
Gianna inizia come vigilessa all’ex caserma di via Madonna del Mare, al primo settore, passa poi al Reparto Motorizzato, al terzo settore, all’Ufficio Ambulanti e a quello dei Servizi pubblici.
Dal 2000 ricopre il ruolo di responsabile dei 50 collaboratori tecnici alla vigilanza, assunti a tempo determinato. Nel frattempo avanza di grado e da vigile urbano diventa maresciallo, tenente e ora commissario aggiunto. Aumentano anche i compiti, con maggiori responsabilità, alla guida di diversi settori.
Ma è l’incarico assunto nel 2007 a riservarle le più grandi gratificazioni: «Sono entrata a far parte dello staff dei grandi eventi – dice –. Anni meravigliosi, quando abbiamo coordinato appuntamenti speciali per Trieste, come il Giro d’Italia, il vertice con la Merkel, il concerto di Muti o quello di Bruce Springsteen».
E sul finire della carriera Gianna si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: «Il lavoro spesso è stato duro, anche perché è un ambito bersagliato talvolta da critiche e commenti negativi - spiega la vigile Ellero-. Mi sono trovata a dover fronteggiare proteste da parte della gente perché veniva semplicemente applicata la legge, come quando venivano effettuati sequestri a venditori ambulanti abusivi e chi assisteva alla scena se la prendeva con noi agenti. Affrontare situazioni di questo tipo non è mai stato facile. Ma io, come i miei colleghi, siamo abbiamo sempre operato seguendo le regole e il buon senso».
Anno dopo anno l’agente, tra le strade cittadine e gli uffici amministrativi, ha visto cambiare il volto di Trieste, come si vede nelle immagini che ha recuperato dal passato, tra il traffico caotico da gestire a fine anni Settanta e negli anni Ottanta, con migliaia di acquirenti che arrivavano in città dalla ex Jugoslavia, e poi i tanti mercatini con il controllo degli ambulanti, le cerimonie pubbliche in divisa e i momenti conviviali organizzati tra colleghi, al di là della sfera lavorativa.
Nel 2016, proprio in onore della prima vigilessa di Trieste, il Comune ha scelto di chiamare la pagina Facebook ufficiale della Polizia locale con il nome “Agente Gianna”.
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