La veterana, la studentessa e l’ex infermiera con i tester di rossetti davanti a tè e pastine

L’esercito delle consulenti beauty Avon fra riunioni in casa “come una volta” e la promozione nell’era dei social network 
Lasorte Trieste 25/10/19 - Via Fabio Severo, Selezione AVON
Lasorte Trieste 25/10/19 - Via Fabio Severo, Selezione AVON

TRIESTE C’è chi lo fa da trent’anni e chi invece ha appena iniziato. Per alcune si tratta di un’occupazione a tempo pieno mentre per altre è addirittura il terzo lavoro. Che si può svolgere tra festicciole casalinghe a base di caffè e pasticcini, assieme ad amiche, mamme, cognate e zie, ma che al tempo dei social network ha pure la sua declinazione 4.0. È il mondo delle consulenti Avon, che l’altro giorno da tutta la regione sono confluite a Trieste per partecipare al loro seminario di formazione, dal titolo “Avon business seminar”.

Era presente una ventina di persone, di cui la più giovane va ancora a scuola, tutte accomunate dalla passione per il mondo beauty. Mondo in cui la tendenza che al momento va per la maggiore – rivelano – è rappresentata dallo stile “clean”: una bellezza acqua e sapone, insomma, incentrata sulla cura della pelle e del dettaglio. «Io ho cominciato trent’anni fa, quando avevo sedici anni, andavo ancora a scuola e coltivavo il desiderio di diventare un po’ indipendente da mamma e papà – spiega Tania Bonafè, che oggi è Avon leader, ovvero ha un gruppo di persone sotto di sé –. Piccole cose, come poter andare a mangiare una pizza senza dover chiedere quelle che erano le 10 mila lire, insomma. Poi gli anni sono passati, sono cresciuta e ho accantonato quell’attività a favore di altre. Nel frattempo sono diventata mamma e successivamente ho smesso di lavorare per dedicarmi alla famiglia. Ho ripreso in mano il discorso quando ho provato il desiderio di fare qualcosa per me stessa. Il bello di questa occupazione è che si può gestire il proprio tempo in totale autonomia. E di storie come la mia ce ne sono tante. C’è chi fa solo questo e chi lo fa come terzo lavoro, incastrando famiglia, casa, figli e impegni vari».

Un’altra “leader”, Nadia Rosso, al contrario continua ad affiancare il suo impegno nel settore beauty – da ormai undici anni – a un’altra occupazione, gestendo l’impresa agricola di famiglia. «Sono entrata nel mondo Avon proprio perché mi servivano i prodotti – racconta –. Mi ero appena trasferita da una città all’altra ed erano di conseguenza venuti a mancare i miei punti di riferimento nelle piccole cose di tutti i giorni. Così, un passo alla volta, ho cominciato. Nel frattempo porto avanti pure un’azienda agricola, assieme a mio marito». A chiunque sarà capitato di avere una nonna, oppure una zia, che all’epoca dell’analogico organizzava delle vere e proprie riunioni a casa, invitando amiche e vicine di casa, con il pretesto di vedere il nuovo catalogo. Esiste ancora questo aspetto? «Sì, si organizzano ancora i party casalinghi. Non solo al proprio domicilio ma anche dalle clienti, ovviamente. Si provano i rossetti. Io mi diverto molto, personalmente».

Sabina fa invece la “zone manager” a tempo pieno, un’altra delle figure previste all’interno della complessa ramificazione di questo settore beauty. Ha iniziato sette anni fa, quando ancora lavorava in ospedale e aveva «bisogno di qualche soldino in più. Mi sono avvicinata e mi sono innamorata di questo lavoro. Ho preso un anno di aspettativa in ospedale, inizialmente, e poi non sono più tornata». Passando alle consulenti più giovani, sia per età che per esperienza, Melissa studia ancora. Frequenta l’istituto professionale Galvani, a indirizzo odontotecnico, ma da grande sogna di diventare ostetrica. «Ho un’amica che abitualmente mi faceva vedere i cataloghi online. Io le compravo i prodotti per darle una mano. Dal momento che mi piace truccarmi e prendermi cura di me stessa, dopo aver riflettuto, ho deciso di lanciarmi in questa avventura da affiancare allo studio, anche allo scopo di fare nuove amicizie. Mi auguro di diventare leader a mia volta, come dicevano poco fa le altre, e di creare il mio gruppo, che può essere composto da due o tre amiche fino a un numero infinito».

Grazia, come tante, aveva sentito parlare per la prima volta di Avon ai tempi «delle scuole medie, grazie alla mamma e a una cognata. Ho riscoperto questo mondo tanti anni dopo, tramite Facebook. Di recente ho visto una foto e ho pensato: “ara che bei sti orecini! ”. Così ho scritto all’autrice del post. Prima sono diventata sua cliente e poi ho deciso di buttarmi anch’io. Ho il mio gruppetto, tra clienti e consulenti, e inseguiamo assieme i nostri sogni. A partire da quello di guadagnare qualche soldino. Pian piano, passo dopo passo, saliamo». «Lavoro per mezza giornata da un’altra parte mentre questa per me è un’attività da considerare una forma di svago – conclude Grazia –. Il bello è che esco, mi rilasso, chiacchiero, rido con le persone che incontro. Vado di persona da chi conosco, mi prendo una mezz’oretta per esporre il catalogo. Poi glielo lascio, così la persona ha il tempo di guardarselo con calma e magari girarlo alle amiche. Magari tra un caffè e una pastina. Ma c’è anche il binario online, ad esempio mandando i cataloghi su WhatsApp in formato Pdf. Un universo da scoprire». —


 

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