La Sala Tripcovich “recintata” per il restyling di piazza Libertà
TRIESTE Un recinto metallico attorno alla sala Tripcovich sorto nei giorni scorsi ha fatto nascere spontanea la domanda se fosse finalmente iniziata la fase attiva di riqualificazione di piazza Libertà. Fasi propedeutiche all’inizio dei lavori di ristrutturazione veri e propri che avverranno nei prossimi giorni, come confermato dall’assessore con delega ai Lavori pubblici Elisa Lodi: «Il cantiere è stato consegnato a metà settembre e “l’ingabbiatura” della sala Tripcovich fa in effetti parte della prima di 13 fasi che porteranno a capovolgere l’aspetto dell’area».
La prima fase, infatti, secondo la sequenza di microlotti prevista dal progetto, riguarderà la parte dietro l’ex stazione delle autocorriere, dove verranno risistemati i capolinea di quasi tutti gli autobus urbani ora attorno al rettangolo verde al centro della piazza. «Abbiamo iniziato un iter di riqualificazione molto importante per la città – continua l’assessore Lodi – che in questa prima fase riguarderà anche il recupero del sottopassaggio e la creazione di nuovi attraversamenti pedonali a raso di fronte all’uscita della stazione ferroviaria, mentre successivamente passeremo alla risistemazione dei marciapiedi per migliorare il passaggio dei pedoni e alla modifica della viabilità, senza trascurare la realizzazione di un nuovo percorso ciclabile tra la città e il polo d’interscambio formato dalle stazioni ferroviaria e delle corriere. Ovviamente confidiamo nella pazienza dei cittadini per le situazioni di disagio che si potranno creare nei prossimi mesi». Già, perché i lavori che cambieranno il volto della piazza così come lo conosciamo oggi avranno una durata (come da contratto) di 290 giorni, salvo proroghe dovute a imprevisti o all’acuirsi della brutta stagione.
Dieci mesi che metteranno a dura prova la pazienza dei cittadini e non solo. «Il nostro obiettivo è quello di migliorare la fruibilità dell’area non solo per i triestini ma anche per i turisti cercando di rendere maggiormente accattivante quello che è il biglietto da visita della città».
E che ne sarà della sala Tripcovich, il cui abbattimento è uno degli obiettivi della giunta Dipiazza? Caustico a riguardo il commento dell’assessore competente Serena Tonel: «Che la sala Tripcovich sia l’unica parte della piazza a non rientrare nel recupero dell’area, restando lì in mezzo, è un segnale che dovrebbe dire qualcosa a chi è scettico sulla possibilità del suo abbattimento».
L’appalto per la realizzazione dei lavori è stato affidato al raggruppamento d’imprese Mari & Mazzaroli spa, Rosso srl ed Ennio Riccesi Holding srl di Trieste per una partita che sfiora i 5 milioni di euro. —
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