La grande sinagoga di Trieste in vetrina su “Bell’Italia”
“Bell’Italia”, mensile della Cairo Communication, dedica nel numero di settembre sei pagine a Trieste con gli “Itinerari sul filo della memoria”. In particolare ecco i luoghi simbolo dell’ebraismo in città, dalla Risiera di San Sabba alle vivaci vie dell’antico ghetto. Percorsi di arte e di fede anche nelle chiese ortodosse e protestanti. Ampio spazio con belle foto a colori è dedicato alla sinagoga «monumentale ed elegante, il tempio israelitico triestino inaugurato nel giugno del 1912, è simbolo di una comunità vivace e fiera della sua lunga storia».
«Conviene arrivare a piedi alla sinagoga di Trieste, per lasciarsi stupire»: inizia così il servizio di Anna Pugliese. L’articolo descrive ogni luogo del tempio che «pare un angolo di Medio Oriente abbracciato da una città neoclassica». Interessante e preciso l’intervento di Alessandro Salonichio, presidente della Comunità ebraica del Friuli Venezia Giulia che ne spiega la storia e il significato: «È la casa della nostra comunità, una comunità che vive concretamente il suo tempio e che lo apre con gioia a chi vuole conoscerlo».
A corredo dei servizi un’intervista a Elisabetta Sgarbi, scrittrice e regista, autrice di due film dedicati a Trieste: “Il viaggio della signorina Vila” e “Trieste la contesa”. Nell’intervista Sgarbi afferma che la tradizione ebraica di Trieste si respira a ogni passo, dalle assicurazioni Generali alla Libreria Saba. «Visitare la splendida sinagoga - afferma - dà un senso di vertigine, una sensazione di spaesamento, inquietudine e insieme di grandezza».
Tra i luoghi simbolo di Trieste “Bell’Italia” segnala anche la Risiera di San Sabba «un museo di grande impatto che lascia ammutoliti», la Libreria Umberto Saba e il Museo della Comunità ebraica Carlo e Vera Wagner. Oltre ai luoghi di culto «crocevia di popoli nel cuore d’Europa», come San Spiridione, San Nicolò e la chiesa della Santissima Trinità. (fe.vi)
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