La giunta Serracchiani tra le più “rosa” d’Italia
TRIESTE. Quella del Friuli Venezia Giulia è la seconda giunta regionale più rosa d'Italia. Sebbene il tasso della rappresentanza femminile abbia ancora molti progressi da fare nel Paese per giungere alla tanto declamata (a parole) parità di genere, quello del Fvg è uno dei pochi governi regionali ad aver raggiunto l'obiettivo del 50% fra donne e uomini. Debora Serracchiani, Loredana Panariti, Mariagrazia Santoro, Maria Sandra Telesca e Sara Vito costituiscono infatti la metà esatta di un organico di dieci elementi.
In un panorama italiano decisamente scoraggiante, così come emerge dall'elaborazione di Openpolis, il dato è positivo e si somma alla considerazione che la nostra Regione è l'unica a guida femminile, se si eccettua il caso di Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria. La giunta del Fvg si colloca alle spalle della sola Campania, dove l'esecutivo di Vincenzo De Luca è costituito al 60% da donne, unico in Italia a vedere gli uomini in minoranza. Seguono Toscana (44%), Marche (42%), Emilia Romagna (41%), Umbria (40%) e Lombardia (40%). Sotto la soglia del 40% si trova la stragrande maggioranza delle Regioni italiane, metà delle quali registra all'interno delle giunte una rappresentanza femminile inferiore a una donna ogni quattro componenti. La parte bassa della classifica è occupata da Puglia e Basilicata (20%), Trentino e Abruzzo (12%), Valle d'Aosta (11%): un impasto che contiene anche due realtà "speciali" come la Provincia autonoma di Trento e la Val d'Aosta, a testimonianza che il governo autonomo non è necessariamente sinonimo di attenzione agli equilibri di genere, come dimostrano ulteriormente l'ottavo posto della Sardegna, il tredicesimo dell'Alto Adige e il quindicesimo della Sicilia. La maglia nera è infine quella del Molise, dove la giunta regionale è composta interamente da uomini.
La cinquina rosa del Fvg è capitanata da Debora Serracchiani, avvocato specializzato in diritto del lavoro con una trafila politica partita da lontano: consigliera circoscrizionale e provinciale a Udine, segretaria del Pd friulano e poi di quello regionale, infine parlamentare europea e vicesegretaria nazionale del partito. Loredana Panariti è invece professore associato in storia economica all'Università di Trieste: l'esponente di Sel è stata inoltre consigliere comunale e assessore a San Pier d'Isonzo. L'architetto Mariagrazia Santoro ha a sua volta alternato attività professionale e impegno amministrativo, ricoprendo dal 2008 al 2013 l'assessorato alla Pianificazione territoriale e al Patrimonio del Comune di Udine. Profilo da tecnico quello di Maria Sandra Telesca, ex direttore amministrativo dell'Azienda ospedaliero universitaria S. Maria della Misericordia di Udine. Sara Vito viene infine dalla professione forense, esercitata dal 2007 a Ronchi: assessore al Bilancio, al Personale e allo Sport della Provincia di Gorizia dal 2006, è stata in precedenza consigliere comunale a Fogliano.
Decisamente meno positivo il tasso di rappresentanza femminile in Consiglio regionale, con il Fvg fermo al 20%, dato che ci pone all'ottavo posto in Italia, alla pari con Lombardia e Lazio. La nostra regione è poco al di sopra della media italiana, dove le donne sono il 18% dei 917 designati nei rispettivi consigli regionali. Al primo posto, c'è l'Emilia Romagna, le cui elette non arrivano tuttavia a un terzo dei seggi (32%). Oltre il 25% ci sono ancora la Provincia autonoma di Bolzano (29%) e le Regioni Toscana (27%) e Piemonte (25%). Sono addirittura 18 su 21 i Consigli elettivi dove gli uomini occupano almeno tre quarti delle caselle e la presenza maschile giunge a superare il 90% in Puglia, Sardegna, Abruzzo e Calabria. Fanalino di coda è la Basilicata, con 0 (zero) donne su 21 seggi a disposizione. Una recente legge nazionale, approvata a inizio febbraio, imporrà alle Regioni ordinarie di prevedere liste elettorali con almeno il 40% di rappresentanza di genere e doppia preferenza: spetterà ora agli elettori scegliere se assegnare alle donne maggiori responsabilità nei Consigli regionali.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo