La gara di bontà vale una doccia gelata

In Italia il fenomeno lanciato da Zuckerberg per raccogliere fondi anti-Sla. Aderiscono Jovanotti, Fiorello e Renzi

ROMA. Doccia ghiacciata anche per Matteo Renzi. Non in senso metaforico. Il premier italiano infatti, chiamato in causa da Fiorello, ha annunciato la sua partecipazione all’Ice Bucket Challenge, un’iniziativa nata per sostenere la lotta alla Sla, la sclerosi laterale amiotrofica. «Ok, obbedisco - ha scritto Renzi in un tweet -. Lo faccio domani (oggi, ndr). Nel frattempo penso a chi nominare io». Obbedire in questo caso significa versarsi o farsi versare un secchio di acqua gelida in testa. Facendosi filmare e diffondendo il video, a testimonianza dell’atto di coraggio. Chi viene sfidato ha 24 ore di tempo per mettersi alla prova, altrimenti deve fare una donazione all’associazione americana Als. Naturalmente può fare entrambe le cose. Chi si autoinfligge la doccia ghiacciata conquista a sua volta il diritto di chiamare nel gioco altre tre persone. Un meccanismo piegato a fini benefici che sta avendo un successo mondiale, offuscato solo dalla morte, avvenuta proprio ieri, del co-fondatore dell’iniziativa, annegato a 27 anni nel Massachusetts. Si chiamava Corey Griffin e aveva ideato l’Ice Bucket Challenge nel 2012 per aiutare un amico a cui era stato diagnosticata la Sla: Pete Frates, 29 anni, ex giocatore di baseball. I due hanno riutilizzato una moda che già circolava on-line per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti di una malattia che uccide lentamente milioni di persone, ma che non ha la stessa visibilità del cancro o dell’Aids.

Nei video che dilagano in rete, di persone più o meno famose, ognuno cerca di dare un tocco personale alla messa in scena dell’autogavettone gelato. Come Jovanotti, che usa la sua canzone di successo “Serenata rap”, fingendo di cantarne un brano all’amata che, per tutta risposta, gli getta acqua dalla finestra. O come il campione di sci Christof Innerhofer che si fa la doccia direttamente sotto una benna di trattore.

Ma l’acqua gelida, una smorfia di dolore e talvolta un urlo accomunano tutte le performance, da Mark Zuckerberg (che chiama Bill Gates) a Belen Rodriguez (che sfida Elisabetta Canalis). La partecipazione di popstar, attori, modelle, imprenditori e anche politici, il meccanismo a inviti e la diffusione tramite i social netwok dei video hanno contribuito a rendere il fenomeno virale. Solo su Facebook oltre 28 milioni di persone hanno partecipato alla conversazione sull’Ice Bucket Challenge e sono stati condivisi oltre 24 milioni di video delle secchiate. Portando a clamorosi risultati nei contributi: è stata raccolta finora la cifra di 31 milioni e mezzo in donazioni. Lo scorso anno erano 1,9 milioni di dollari.

Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna si fa fatica a contare le celebrità che si sono sottoposte al supplizio: oltre al patron di Facebook, Mark Zuckerberg, le popstar Justin Bieber, Lady Gaga, Miley Cyrus, Gwen Stefani e Britney Spears. L’ex presidente Usa George W. Bush nel suo video finge di voler staccare un assegno, ma si prende la secchiata dalla moglie Lauren. E sfida il suo predecessore Bill Clinton ad imitarlo. In Italia Fiorello, Roberto Bolle, Laura Pausini hanno fatto da apripista seguiti a ruota da Cesare Cremonini, Elisabetta Canalis e Tiziano Ferro. Si attende la risposta di papa Francesco, chiamato alla sfida da Shakira.

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