La fiera dell’Est e del pesce: scommessa da 1,4 milioni
Secondo il presidente della Camera di commercio Antonio Paoletti, «se verrà detto di no a questo progetto l’attività fieristica a Trieste morirà». Paoletti sente avversa la Regione: «Avversità da parte della Regione alla creazione e affermazione di un soggetto organizzatore di fiere che non sia aggregato a Pordenone o Udine-Gorizia Fiere». Due poli che in tutto già fanno 33 fiere in Fvg (21 a Pordenone e 12 a Gorizia e Udine). Con questa leva e questi numeri di partenza, e contando i 60 mila metri quadrati di spazio fieristico regionale attivo, Paoletti ha lanciato a Comune e Provincia, aspettandosi un finanziamento dalla Regione per 1,4 milioni di restauri, la proposta del Centro espositivo multifunzionale in Porto vecchio, per il quale ha depositato domanda di concessione per i magazzini 27 e 28. Ha corredato il “plan” non solo coi calcoli, dettagliati, dei ricavi per l’indotto su ogni manifestazione vecchia e nuova (40 euro a notte di media per pernottamento e 10 euro di spesette varie nel corso delle giornate di soggiorno dei visitatori per un totale annuo di 12 milioni) ma ha messo “a verbale”, avendone avuta comunicazione dall’Autorità portuale, il costo del canone concessorio annuo per i 6000 metri quadrati coperti e ben 21 mila scoperti, dove non si escludono tra gli usi possibili anche i raduni degli Alpini: 193.253 euro. Che per la fase di avvio, appesantita dai costi di ristrutturazione, secondo legge l’Autorità portuale potrebbe scontare del 50%, portando l’esborso a 96.627 euro. Mentre essendo il costo dell’imponente restauro dei magazzini (serramenti, varchi, impianto idrico e di riscaldamento, elettrico e delle fognature) calcolato in 1,4 milioni di euro, l’abbattimento è stato misurato in 15 anni, per 93.333 euro all’anno. Per cui la concessione non potrebbe essere più breve.
È quanto si legge in dettaglio nel corposo fascicolo del progetto, disposto per schede certamente anche proiettabili, con cui la Camera di commercio, forte del fatto di aver già assicurato la sopravvivenza e il successo di “Olio capitale”, “TriestEspressoExpo” che appunto quest’anno a ottobre dovrebbe debuttare in Porto vecchio, e della fiera del Prosecco, si propone attraverso l’agenzia Aries come unico braccio esperto, e con esperienza internazionale, per organizzare anche le quattro fiere nuove: sul pesce, sull’arte contemporanea dell’Est, sullo “show business”, sulle tecnologie delle barche a vela. E per accompagnare mille altre iniziative, dai mercatini al “last minute” dei negozianti triestini, per giungere in 3 anni a 16 eventi strutturati con utilizzo medio dei magazzini di 188 giorni all’anno.
Il piano è stato elaborato dallo Studio Metroarea dell’architetto Tazio di Pretoro, quello che già lavorò in Porto vecchio al Magazzino 26 per la Biennale “diffusa” di Vittorio Sgarbi.
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