La dieta vegana nei bambini: i pediatri lanciano l’allarme da Trieste

Ventura (Burlo): "da noi quattro casi in un anno, e sono soltanto i più gravi I pericoli del regime “fai da te”: bisogna ricorrere agli integratori adeguati". Al Savoia Excelsior un convegno dedicato alla nutrizione dei più piccoli: in esame vari aspetti, dalle intolleranze all’anoressia fino al tema Ogm

TRIESTE. Il rapporto Eurispes 2016 ha evidenziato la crescente inclinazione degli italiani per la dieta vegetariana e vegana. Sono ben 4,2 milioni le persone che sventolano la bandiera della nutrizione esclusivamente "green", abbandonando la carne in favore dell'alimentazione "cruelty free".

Tradotto in numeri fa l'8%, suddiviso tra il 7,1% dei vegetariani, ossia coloro che hanno detto addio alla bistecca, e il rimanente l'1% che ha fatto la scelta più drastica del veganesimo, che prevede l'esclusione di qualsiasi derivato animale. E quindi niente più uova, latte, pesce, formaggio e miele. Per una scelta etica verso il mondo animale, di attenzione per l'ambiente o, non da ultimo, per un auspicabile futuro roseo sul fronte della salute.

Inquadrare però il fenomeno con i numeri è difficile, poiché la scelta di ciò che mettiamo nel carrello della spesa rientra nella sfera privata: e se i vegetariani sono una tribù visibile, lo è meno invece quella dei vegani. La cui dieta, se non correttamente (come peraltro qualsiasi altra dieta) pianificata, monitorata e coadiuvata da integratori per colmare i deficit nutrizionali, può provocare seri danni all'organismo. In primis quello da carenza di vitamina B12, che può provocare danni neurologici irreversibili.

Nell'ultimo anno sono tre i casi di bimbi piccoli ricoverati al Burlo in gravi condizioni ai quali è stata diagnosticata una forte carenza di vitamina B12, fondamentale per la corretta formazione dei neuroni. Un'emergenza che ha messo sul chi va là l'ospedale infantile triestino, come emergerà venerdì 16 settembre all'hotel Savoia Excelsior di Trieste al convegno "Incontri di nutrizione pediatrica" promosso dal Servizio di gastroenterologia e nutrizione della Clinica pediatrica del Burlo. Congresso che farà il punto della situazione su diete vegane e vegetariane - ma anche su intolleranze alimentari, disturbi del comportamento alimentare, anoressia in primis, Ogm e patologie nutrizionali - rivolto a pediatri ospedalieri e Pls, cioè i pediatri di base, grazie a un sostanzioso pool di relatori.

«Quattro casi, tre lattanti e un adolescente, in un anno sono tantissimi», commenta Alessandro Ventura, direttore della Clinica pediatrica del Burlo, «poiché sono solo quelli la cui oggettiva gravità ha fatto sì che i genitori si rivolgessero a noi. Non è sempre agevole individuarne l'origine - aggiunge il professore - perché spesso non riescono a concepire che la causa scatenante sia riconducibile alla carenza di vitamina B12 e, dunque, a una loro disattenzione».

«Gli adulti fino alla scelta di abbandonare il regime alimentare onnivoro ne hanno fatto scorta, e quindi devono "solo" cercare di mantenere quanto acquisito in passato», precisa Grazia Di Leo, responsabile della Nutrizione clinica e coordinatrice del convegno che vedrà protagonisti 16 relatori, tra pediatri del Burlo e di altre regioni, specialisti in nutrizione, neonatologi e ostetrici. Focus su "Dieta vegana e vegetariana in età pediatrica" con Marco Berveglieri di Ferrara, che affronterà alla fonte, vale a dire sin dalla gravidanza, la carenza di vitamina B12.

«Le future mamme tendono a non raccontare al ginecologo di essere vegane e quindi non integrano con i supplementi adatti», spiega ancora Di Leo tracciando la sequenza cronologica dei danni cui possono andare incontro i baby-vegan non monitorati dal pediatra. «La carenza si trascina durante l'allattamento, poiché anche il latte, se la routine alimentare della neo mamma non l'include, ne è privo», sottolinea.

A chiudere il cerchio lo svezzamento green che consolida la malnutrizione. Spesso in buona fede, tant’è vero, raccontano ancora dal Burlo, che molti genitori quando si rendono conto della gravità correggono la dieta dei bimbi magari riportandola sul binario vegetariano, inserendo pesce, uova, formaggio e latte. Non di rado invece la situazione drammatica non serve a smuovere le convinzioni dei vegan-irriducibili - spesso altrettanto granitici nelle loro posizioni anti-vacciniste - e i pediatri sono costretti a rivolgersi al tribunale dei minori per i protocolli d'intervento.

Sul banco degli imputati pure un pericoloso mix fatto di presunzione nel sapere cosa sia meglio per il proprio pupo, la convinzione di trovare tutte le risposte su Internet, che pullula di blogger dispensatrici di verità assolute e supermamme seguaci delle diete fai da te. Un fenomeno che tocca da vicino, come inoltre racconteranno, anche le allergie e le intolleranze (vere o presunte) alimentari.

La sessione pomeridiana verterà invece su "Patologia, comportamento e nutrizione", con l'intervento di Alessandro Albizzati sulle anoressie psicologiche. Star della giornata il superesperto di Ogm, Roberto Defez del Cnr, con la lectio magistralis "Quali diete andiamo cercando: dagli Ogm agli alimenti biodinamici".

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