La canna fumaria ostruita dai calabroni: due intossicati da monossido di carbonio
MONFALCONE Hanno respirato inconsapevoli le subdole e insidiose esalazioni, i due coniugi monfalconesi. Non appena sono intervenuti i soccorsi, sono stati trasferiti all’ospedale triestino di Cattinara.
La coppia, Fabio Mutton e Mariagrazia Mazzara, ha subito un’intossicazione da monossido di carbonio, per la quale è stata sottoposta alla camera iperbarica. Le loro condizioni di salute non sarebbero gravi, marito e moglie hanno effettuato due cicli di terapia, e da parte dell’Azienda sanitaria triestina ieri mattina è stato confermato che la situazione è stabile.
Le esalazioni di monossido di carbonio hanno interessato l’abitazione nella quale si trovavano i coniugi. Gli accertamenti in ordine all’evento sono in corso, tuttavia, un aspetto appare chiaro, all’interno della canna fumaria i calabroni avevano fatto il nido.
Tutto è accaduto sabato nel primo pomeriggio. Fabio Mutton e Mariagrazia Mazzara, insegnante elementare alla scuola Primaria Battisti, erano dunque in casa, in androna San Giusto. Si tratta di un breve tratto di strada che, all’altezza di via San Giusto, si sviluppa dietro la chiesa di San Nicolò, proprio alle spalle dell’oratorio.
Una vicenda comunque ancora da chiarire. Il gas sprigionatosi all’interno dell’immobile, strutturato su due piani, altamente tossico ma inodore, incolore, insapore, quasi impercettibile, deve aver progressivamente allentato le capacità reattive dei coniugi monfalconesi, fino a provocare uno stato soporoso.
L’uomo, secondo quanto è stato riferito, avrebbe perso conoscenza, sarebbe stata la donna a chiamare i soccorsi. Una circostanza evidentemente pericolosa. Certo è che i sanitari sono potuti intervenire in tempo.
Gli operatori del 118, erano circa le 15 del pomeriggio, sono tempestivamente giunti all’abitazione. È stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, con l’arrivo di una squadra di Monfalcone, che hanno dovuto aprire la porta d’ingresso per riuscire ad entrare nell’abitazione. Le condizioni dei due coniugi, infatti, come è stato sempre spiegato, erano tali che non erano in grado di muoversi.
C’è chi ha raccontato che quando la coppia è stata trasferita fuori dalla villetta, sotto la cura dei sanitari, entrambi erano in stato incosciente. Da qui dunque il trasferimento all’ospedale di Cattinara. I coniugi, presi in carico dal Pronto soccorso, sabato sono stati quindi sottoposti ad un primo ciclo di terapia in camera iperbarica. E ieri mattina, come riferito dall’Azienda sanitaria, è seguito il secondo trattamento.
I vigili del fuoco hanno effettuato gli accertamenti. Un elemento dunque appare certo: il riscontro di un’ostruzione alla canna fumaria, dovuta alla presenza dei nidi di calabroni. Le cause dell’evento restano comunque al vaglio, al fine di ricostruire quanto sia accaduto e quindi poter stabilire un quadro compiuto della situazione e dell’impianto dell’abitazione.—
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