Kounellis all’ex Pescheria: finora 4mila presenze
Le pietre che scendono dal soffitto come lacrime sulle carcasse di legno che ricordano i naufragi del mare e del tempo e che trasformano il Salone degli incanti in un’opera d’arte, insomma la mostra “Kounellis Trieste” inaugurata lo scorso 7 settembre in un mese di apertura ha attirato circa 4000 visitatori.
Secondo l’assessore alla Cultura Franco Miracco «va bene, molto bene, e adesso con le tante manifestazioni che stanno per aprirsi, con le recensioni che stanno per uscire e i “tour operator” che stanno per arrivare ci sarà un risultato ancora migliore, del resto la mostra rimane aperta fino al 6 gennaio».
Gli orari quotidiani di apertura sono attualmente piuttosto ridotti, dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 20 da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 20 i sabati e le domeniche. Ma in occasione della Barcolana porte molto più spalancate, oltre a due visite guidate alle 18 di sabato 12 ottobre e domenica 13. Mercoledì 9 e giovedì 10 la mostra avrà orario continuato 10-20, così come domenica 13, mentre venerdì 11 ottobre e sabato 12 sarà aperta ininterrottamente dalle 10 a mezzanotte.
Se il bilancio finora può dirsi buono, certo potrà diventare migliore, perché calcolando i giorni di apertura si tratta finora di circa 130 persone al giorno, nell’arco dell’apertura più estesa 13 persone all’ora, anche se naturalmente i flussi non avranno questa costanza numerica. Ma non solo la Barcolana, anche l’annuale mostra dell’antiquariato sarà occasione per portare dei “non triestini”, degli specialisti e degli appassionati, in stagione non prettamente turistica, a visitare l’installazione del grande artista, per il quale Miracco ha in mente anche ulteriori interventi a Trieste.
Nei giorni scorsi lo ha nuovamente incontrato a Roma, e gli ha proposto un sopralluogo alle ex caserme di via Cumano dove è in costruzione il Museo della guerra e della pace de Henriquez ed è funzionante, in un’ala, quello di Storia naturale. «Chissà - dice l’assessore alla Cultura - che non abbia qualche suggerimento interessante...».
Intanto qualcuno si chiede come mai per il manifesto d’ingresso e le “affiche” che annunciano la mostra sia stato scelto un colore di fondo così grigio, senz’altro poco appariscente. Ma la risposta è che ogni decisione in merito alla mostra e ai suoi contorni è stato deciso dall’artista stesso e dal suo staff. Il minimalismo del maestro è la sua cifra, e anche la sua poesia.
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