Ironia sui candidati in corsa al ballottaggio. Bufera sul post della moglie di Fermeglia
Pricl, prof a Ingegneria, critica Di Lenarda e Vianelli. «Ho le mie idee». Ma cancella il commento
TRIESTE Uno screenshot si aggira per piazzale Europa. Recita così: «Sei anni con uno di questi due? Gesù!». La scritta è accompagnata dalle fotografie di Roberto Di Lenarda e di Donata Vianelli, entrambi in corsa per la carica di rettore. Il tutto è stato pubblicato su Facebook, e presto rimosso, da Sabrina Pricl, professore associato del dipartimento di Ingegneria e Architettura, nonché consorte dell’uscente Maurizio Fermeglia.
Il contenuto è rimasto online per un tempo breve, sufficiente tuttavia affinché qualcuno immortalasse immagine e testo con uno screenshot che, di cellulare in cellulare, ha iniziato a fare il giro dell’ateneo. Il tam tam social va avanti da venerdì, vale a dire dal giorno successivo all’esito del primo turno del voto. Che, come noto, non ha incoronato il vincitore e richiederà quindi il ballottaggio, giovedì e venerdì, tra Di Lenarda e Vianelli appunto.
I due candidati non commentano. «Al di là dell’opportunità o meno di certi commenti - afferma Di Lenarda -, la vicenda non merita attenzione. In questo momento l’ateneo è chiamato a scelte di responsabilità» Sulla stessa linea Vianelli: «Io nemmeno prendo in considerazione quel post: ognuno è libero e capace di leggerlo e farsi un’opinione».
Pricl, dal canto suo, rivendica la legittimità della propria posizione: «Penso che nessuno dei due candidati abbia un programma né un’attitudine degni del rettorato. È stata una campagna elettorale al veleno: ribadisco la mia preoccupazione. Insegno all’Units da trent’anni, sono uno scienziato di fama internazionale e mi dà profondamente fastidio essere identificata come “la moglie di”. Ho le mie idee, autonome da quelle di mio marito». Ma allora perché ha cancellato il post? «Un collega ha commentato invitandomi a stare zitta. Allora ho intuito quel che stava per succedere e l’ho rimosso. Evidentemente troppo tardi». «Mia moglie è una delle migliori docenti dell’ateneo - afferma Fermeglia - . Ha le sue idee, che vanno rispettate come quelle di chiunque altro. Nessuno dei due candidati ha ricevuto un plebiscito. Sono basito dalla polemica: stendiamo un velo pietoso». —
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