In regione alla scoperta delle dimore private

Torna l’appuntamento con Ville aperte. Visite guidate, concerti e degustazioni in 16 “perle” della regione
Il corpo centrale della villa di Rocca Bernarda a Ipplis
Il corpo centrale della villa di Rocca Bernarda a Ipplis

TRIESTE. Dimore private aperte al pubblico. In un’area di straordinarie bellezze paesaggistiche: da Buttrio a Manzano fino a Corno di Rosazzo, e poi a Pavia di Udine, Pradamano e Premariacco. Domenica 1 maggio si ripeterà per la dodicesima volta la giornata delle Ville Aperte in Friuli Venezia Giulia, occasione per visitare una ventina di siti tra luoghi d'arte, dimore storiche, giardini e parchi grazie alla disponibilità dei proprietari che apriranno gratuitamente al pubblico le loro residenze.

L'elenco conta 16 ville. Il numero più alto a Buttrio (4): Casa Peruzzi, Castello di Buttrio, Villa Dragoni Danieli e Parco di Villa di Toppo Florio. Quindi le 3 di Manzano: Casa-Forte Nussi Deciani, Parco e Chiesa di Villa Ottelio e Villa Romano. Le 2 di Corno: Villa Butussi e Villa Nachini-Cabassi. Le 2 di Pavia: Villa Agricola Pighin e Villa Frattina Caiselli. Le 2 di Pradamento: Villa Caimo Dragoni e Villa Giacomelli.

Uno dei saloni affrescati di Villa Dragoni Danieli a Buttrio
Uno dei saloni affrescati di Villa Dragoni Danieli a Buttrio

E ancora Rocca Bernarda a Ipplis, Villa Michelloni ad Azzano di Premariacco e Villa De Brandis a San Giovanni al Natisone. Ma, a poter essere visitate, saranno anche l'Abbazia di Rosazzo a l'area archeologica del castello di Manzano e sentiero della Sdricca, la chiesetta Ss. Trinità a Risano di Pavia e il Mulino Cainero a Visinale dello Judrio.

Ieri a Trieste in conferenza stampa, la presentazione di una manifestazione inaugurata nel 2005 e anche quest'anno organizzata dall'Aster Turismo dei Comuni interessati e dall'associazione delle guide turistiche autorizzate del Fvg Itineraria. «Vanno ringraziati gli organizzatori - le parole dell'assessore regionale a Infrastrutture e Territorio Mariagrazia Santoro -, ma anche i proprietari delle ville che non solo le aprono al pubblico ma svolgono pure una grande opera di gestione e manutenzione di un patrimonio che è sì privato ma appartiene a tutta la collettività».

L’Abbazia di Rosazzo
L’Abbazia di Rosazzo

Un ringraziamento esteso anche al vicesindaco di Manzano Lucio Zamò in rappresentanza delle amministrazioni locali. «L'iniziativa - prosegue Santoro - è la prova che la collaborazione tra pubblico e privato può dare ottimi frutti nell'ottica di una maggiore conoscenza del nostro patrimonio architettonico e culturale, che si sposa con un turismo di qualità e non invasivo».

In programma, accanto all'apertura delle ville, anche numerosi eventi collaterali tra mostre, degustazioni, concerti, escursioni in carrozza, mentre ristoranti e agriturismo proporranno menù tipici e a tema. L'obiettivo, sottolinea la presidente di Itineria Maria Paola Frattolin, è di superare i numeri dell'anno scorso, quando circa 6mila persone, anche da Veneto, Slovenia e Carinzia, parteciparono a Ville Aperte.

Le circa trenta guide coinvolte, tutte autorizzate dalla Regione, fa sapere Frattolin, «guideranno con competenza e professionalità i presenti. Ville Aperte rende infatti possibile la visita di ambienti privati, solitamente chiusi al pubblico per la gran parte dell'anno. Sono luoghi quasi sempre abitati, perciò necessitano di una maggiore cura e attenzione, un'attenzione che si trasforma soprattutto in rispetto verso proprietari ed edifici di straordinaria storia e cultura».

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