In arrivo la “casa” del Bronzo di Lussino

Ripresi i lavori di ristrutturazione di Palazzo Quarnero. La statua, che ora si trova a Zagabria, tornerà “in patria” nel 2015
Di Andrea Marsanich

LUSSINPICCOLO. Dopo la pausa estiva, sono ripresi i lavori di ristrutturazione di Palazzo Quarnero a Lussinpiccolo, dove l’Apossiomene avrà dimora fissa, avendo per se un museo che darà lustro ad una delle maggiori scoperte archeologiche nell’area del mare Adriatico. Il Bronzo di Lussino o Atleta della Croazia avrebbe dovuto fare ritorno “in patria” entro il prossimo 15 novembre, ma lavori imprevisti e urgenti a Palazzo Quarnero hanno fatto tardare la realizzazione della struttura museale, progetto congiunto del ministero croato della Cultura e della Città di Lussinpiccolo. In questo momento non è dato sapere quando il manufatto bronzeo di inestimabile valore sarà trasferito da Zagabria nel capoluogo isolano, anche se voci ufficiose indicano che la cosa potrebbe avvenire nei primi mesi dell’anno prossimo.

L’Apossiomene e cioè l’atleta ellenico che si deterge sudore e oli dopo una gara, fu scoperto casualmente nel 1996 dal subacqueo belga René Wouters, che decise di rivolgersi subito alle autorità croate, mantenendo saggiamente segreta la notizia del rinvenimento. La bimillenaria statua, probabilmente una copia delle opere del celebre scultore greco Lisippo, giaceva sui fondali antistanti l’isolotto di Oriule Grande (arcipelago di Lussino), a 45 metri di profondità. Fu riportata in superficie tre anni dopo, nel 1999 e desalinizzata per un anno e mezzo, con l’Apoxyomenos (alto un metro e 92 e pesante 300 chili) che venne restaurato per ben sei anni da un team di esperti italiani e croati.

I lavori a Palazzo Quarnero avrebbero dovuto costare in un primo momento sui 12 milioni e mezzo di kune, pari a 1 milione e 635 mila euro, ma ci sono voluti interventi straordinari che hanno contribuito sia ad aumentare le spese (di circa 340 mila euro), sia a fare slittare l’inaugurazione del museo, progettato dalla coppia di architetti fiumani, Idis Turato e Saša Randi„, impostisi ad un concorso internazionale. È noto che i visitatori, non più di 20 alla volta, saranno fatti dapprima entrare in una sala appositamente illuminata e dove le persone saranno informate su tutto quanto concerne l’Apoxyomenos. Quindi si entrerà in una sala a forma di anfiteatro, con proiezione di un filmato sul Bronzo e successivamente i visitatori saranno portati in un ambiente dove la celebre statua potrà essere ammirata tramite periscopio. Tappa finale, l’incontro vero e proprio con l’Apossiomene nella Sala dei cristalli. Come se non bastasse, gli ospiti di Palazzo Quarnero potranno anche salire sul tetto dell’edificio, godendo una vista panoramica su una vasta porzione nord adriatica.

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