In arrivo 5 nuove farmacie a Trieste. Ma Federfarma annuncia ricorso
Entro un anno nella provincia di Trieste apriranno 5 nuove farmacie così come previsto del decreto sulle liberalizzazioni voluto dal governo Monti. Ed è già bagarre. Federfarma annuncia battaglia perché contraria ai siti indicati dalle amministrazioni comunali: «Vorremmo capire con che criterio sono stati individuati – sottolinea Alessandro Fumaneri, presidente regionale di Federfarma – visto che le richieste da parte del territorio erano diverse. Se le proposte resteranno quelle annunciate presenteremo ricorso».
Stando alle indicazioni dei Comuni, entro l’aprile del 2013 dovremmo vedere aprire una nuova farmacia in via San Marco a San Giacomo, una nei pressi dell’Ippodromo, una in piazzale Cagni, una a Santa Croce e una a Muggia. Ora spetterà alla Regione vagliare e accogliere le indicazioni e, successivamente, indire i concorsi per le assegnazioni. «Potranno parteciparvi tutti i farmacisti iscritti agli Ordini - specifica Marcello Milani, presidente provinciale dei Farmacisti - tranne coloro che sono titolari di farmacia urbana o rurale non sussidiata e i loro soci. Nel caso un titolare di farmacia rurale sussidiata vinca il concorso, deve fare una scelta: o accetta la sede nuova rinunciando alla vecchia, o si tiene la propria».
Ma perché Federfarma è contraria? «A preoccuparci è soprattutto l’apertura di Santa Croce – evidenzia Fumaneri – perché in quell’area non c’è la sostenibilità economica per un’altra farmacia. Quelle attive Sgonico e a Campo Sacro già fanno fatica ad andare avanti. Si verrebbero a creare tre situazioni di disagio. Per quanto riguarda il centro, è da anni che le Circoscrizioni indicano invece l’esigenza di una farmacia in zona Maddalena, in via Schiapparelli e a Campanelle».
A Trieste la delibera che riporta le indicazioni sulle sedi delle tre nuove farmacie arriverà in giunta comunale domani. «Abbiamo agito nell’interesse dei cittadini, come previsto dalla legge – specifica Laura Famulari, assessore alle Politiche Sociali – tenendo conto dei dati dell’ultimo censimento e della toponomastica. Inoltre abbiamo chiesto il parere dell’Ordine dei Farmacisti, dell’Azienda sanitaria e non abbiamo riscontrato pareri negativi da parte dei presidenti delle Circoscrizioni. Ulteriori suggerimenti da parte di altre realtà sono arrivati fuori tempo utile, dunque irricevibili».
L’Ordine dei Farmacisti, malgrado Milani non ravvisi l’esigenza di una nuova farmacia in Carso, ha dato parere favorevole. «Il potere dell'Ordine è meramente consultivo e non vincolante – precisa il presidente -. Nel fornire un parere il consiglio ha valutato solo il rispetto dei criteri previsti dal legislatore. La materia è minata, vi sono molti interessi in gioco, sia di chi vuole salvaguardare gli interessi esistenti, sia di coloro che vorrebbero vincere una farmacia a concorso». «La legge parla chiaro – ribadisce Fumaneri - le nuove aperture vanno individuate tenendo conto di un’equa distribuzione sul territorio e non adottando criteri commerciali. Andrebbero sistemate anche in aree scarsamente abitate con l’obiettivo di garantire a tutti facile accesso al servizio».
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