Il Porto di Trieste “svela” i suoi segreti ai cittadini

Oggi all’Open day 250 triestini potranno vedere come si opera sulle banchine, nei magazzini e sul Canale navigabile

TRIESTE Dal terminal container dove recentemente nella società di gestione è entrato il colosso Msc con la prospettiva di un rapido incremento dei volumi trasportati, al Molo Sesto dove la Emt di Parisi Group, caso più unico che raro in Italia, effettua il 75% dei trasporti via ferrovia. Dal Silocaf della Pacorini cuore pulsante di Trieste primo scalo italiano del commercio di caffé alla Redaelli sul Canale navigabile, leader mondiale nella produzione di funi d’acciaio. Sono tante le eccellenze del porto di Trieste che 250 triestini (ma sarebbero stati ben di più se i posti a disposizione fossero stati superiori) potranno toccare con mano oggi nell’Open day che prevede le partenze per le visite guidate dal Museo ferroviario alle 10, alle 11, alle 14, alle 15 e alle 16. La preview per i media guidata ieri dal segretario generale Mario Sommariva, dal dirigente Fabio Rizzi e dalla responsabile delle relazioni esterne Vanna Coslovich si è protratta per oltre quattro ore tanto era l’entusiasmo, evidentemente riesploso negli ultimi mesi, con cui i portavoce dei terminal e delle aziende hanno voluto illustrare attività e prospettive.

Due navi stavano operando sul Molo Settimo: Eversigma, colosso di Evergreen da 7mila teu e 300 metri di lunghezza e la Msc Lea, feeder da 1.700 teu. Come ha spiegato il manager di Trieste marine terminal, Marco Zollia l’anno scorso sono stati movimentati 475mila teu, ma la capacità del terminal è di 750mila. Quaranta treni ogni settimana collegano il Molo Settimo in particolare con Austria, Germania e Ungheria. In banchina sette gru post panamax e 2 super post panamax che sono le più grandi dell’Adriatico. Il terminal però a breve intende dotarsi di altre due in grado di operare su megaportacontainer da 14mila teu. Al Silocaf, come ha spiegato il responsabile dei servizi logistici Alessandro Babic vi sono ora in giacenza 450mila sacchi, annualmente ne arrivano 1,3 milioni e molti giacciono a lungo nei 50mila metri quadrati di magazzini coperti. Sono 2 milioni quelli che annualmente arrivano a Trieste e dal nostro porto passa circa il 30% del caffé che transita per l’Italia.

La Europa multipurpose terminal sul Molo Sesto come ha spiegato anche lo stesso presidente Francesco Parisi attende il permesso dell’Authority per abbattere il quarto e ultimo vecchio magazzino. Da qui parte la metà dei circa 130 treni che ogni settimana escono dal porto di Trieste. Alle sei di ieri sera è arrivato il traghetto turco e ha imbarcato 500 tra rimorchi e container. Lì accanto in riva Traiana al terminal Samer, oggi al 60% in mani turche, secondo l’illustrazione dell’amministratore delegato Paolo Spada arrivano le principali linee dell’autostrada del mare Trieste-Turchia. Duecentomila camion all’anno s’imbarcano e sbarcano dai traghetti. «Il Punto franco è essenziale - ha commentato Spada - speriamo che al più presto venga trasferito anche al terminal di Fernetti dove i camion turchi sostano». Ogni martedì, come ha spiegato l’a.d. di General cargo terminal, Walter Preprost, arriva e parte dallo Scalo Legnami il traghetto per Durazzo, ma dal 2015 c’è stata una grande novità perche Siderurgica Triestina ha fatto partire 11 navi con 80mila tonnellate di materiali essendo stata nel frattempo la banchina della Ferriera occupata. Nella settimana entrante partiranno anche due navi di legname.

Sul Canale navigabile la Redaelli, come conferma al telefono lo stesso amministratore delegato Maurizio Prete, intende raddoppiare lo stabilimento entro i prossimi quattro anni. «Non solo speriamo di ampliarci su ulteriori 10mila metri quadrati per i quali stiamo trattando con i nostri vicini - spiega Prete - ma potremmo anche arrivare a 40 dipendenti rispetto ai 20 attuali». Trainato dal buon andamento del settore offshore, l’attuale stabilimento ha saturato la propria capacità produttiva di 9mila tonnellate annue.

Qui sotto lo Storify con le foto più belle dell'Instameet al Porto di Trieste:

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