Il porto di Fiume punta al Corridoio Baltico-Adriatico

All’Europarlamento passa la mozione che propone tale ipotesi ed è quasi scontata la sua approvazione
Il proto di Fiume
Il proto di Fiume

FIUME. Primo, importante passo verso la collocazione del porto di Fiume nel Corridoio Baltico-Adriatico. La Commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento europeo ha accettato l'emendamento presentato dall'eurodeputato croato Jožo Rados, richiesta inserita nella Relazione sull'infrastruttura dei trasporti nell'Europa centrale e sudorientale. Prossimamente l'Europarlamento si soffermerà su questo documento in seduta plenaria ed è molto probabile che lo accetti, sostengono gli addetti ai lavori. In tal modo la relazione avrà lo status di risoluzione, con notevoli benefici per il porto fiumano.

 

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Il proto di Fiume

 

Visibilmente soddisfatto per l'accettazione del suo emendamento, Rados (centrosinistra) ha dichiarato che ora Fiume potrà aumentare la sua concorrenzialità: «L'emporio quarnerino fa parte soltanto del Corridoio Mediterraneo, a differenza dei porti di Capodistria, Trieste, Venezia e Ravenna, inseriti in quello Baltico-Adriatico. È un vero handicap per Fiume, con il quadro che però potrebbe cambiare». Rados ha ricordato come la decisione della predetta commissione non possa essere considerata alla stregua di atto legislativo, né abbia potere vincolante, ma costituisce il primo gradino nella procedura di inserimento di Fiume in questa direttrice. «Se lo scalo quarnerino potrà in futuro contare su questo corridoio - ha aggiunto Rados - riuscirà anche a sfruttare maggiormente le potenzialità derivanti dalla linea ferroviaria San Pietro del Carso-Sappiane-Fiume. Inoltre sarà aperta la possibilità di concorrere ai mezzi del fondi europei».

A detta dell'europarlamentare, il Corridoio Baltico-Adriatico contribuirebbe al miglioramento delle infrastrutture dei trasporti nei Paesi centrorientali e sudorientali, con ricadute più che benefiche per il capoluogo del Quarnero, la sua regione e il resto della Croazia. «L'emendamento di Rados ha colpito nel segno - questo il commento del ministro croato della Marineria, Trasporti e Infrastrutture, Oleg Butkovi„ - se Fiume centrasse l'obiettivo potrebbe essere allo stesso livello degli altri porti dell'Adriatico settentrionale, con tutte le conseguenze positive che ne deriverebbero».

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