Il Ponziana compie 100 anni storie di calcio lungo un secolo

In mostra trofei e cimeli, a partire dallo scudetto dilettanti anni ’60
Lasorte Trieste 05/01/12 - Ponziana, Maglie Storiche
Lasorte Trieste 05/01/12 - Ponziana, Maglie Storiche

Un secolo di vita. Per un circolo sportivo che è diventato l’emblema del rione nel quale è nato, un vanto per l’intera città, un simbolo al quale ispirarsi. E in tempi di calcio malato, una bella pagina da sfogliare, tra nostalgia, legittimo orgoglio e tanta voglia di andare avanti, con la stessa grinta degli anni d’oro.

Per il Ponziana, il 2012 si trasformerà in una cavalcata nel tempo: si celebreranno i primi 100 anni di imprese sportive, di vittorie, si ricorderanno con sportività anche le sconfitte, perché fanno parte dell’agonismo e della vita.

In ogni caso, di una presenza che va ben oltre i confini cittadini o regionali: brilla ancora quello scudetto tricolore conquistato il 18 luglio del 1960 nel torneo nazionale dilettanti. La coppa, che fu consegnata dal presidente della Lega nazionale dilettanti, Ottorino Barassi, al capitano di quella straordinaria formazione, Ruzzier, è uno dei cimeli che faranno parte della mostra che sarà inaugurata, in occasione del primo secolo di vita, sabato prossimo, 14 gennaio, alle 18, nella sala di via Ponziana 1.

Una rassegna tutta biancoceleste, i colori del Ponziana, dedicata anche alla memoria di Franco Gherlizza, vice presidente, direttore tecnico e sportivo, organizzatore delle feste sociali e sul campo, negli anni '80, e padre di quella Martina che, assieme allo storico segretario del Circolo sportivo, Mario Mezzar, ha allestito questo appuntamento rievocativo al quale molti dei ponzianini di tutti i tempi hanno promesso di intervenire. Non solo rievocazione, dunque, ma un senso di appartenenza che si trasmette tra le generazioni.

In via Ponziana 1 saranno esposti foto e cimeli di grande valore: la maglia originale n. 11 della partita che fruttò al Ponziana il titolo di campione d’Italia dilettanti 59-60, altre divise di tutte le epoche, fra le quali un’altra molto importante col n.11, quella indossata da Angelo Jannuzzi nel 1974, l’anno della promozione in serie D.

E ancora, l’unica locandina originale di quel dicembre del ’74 che vide disputarsi il primo derby fra Ponziana e Triestina in quarta serie.

Un altro pezzo rarissimo: l’unica schedina del Tototalcio con una gara del Ponziana, del '57. La lettera con la quale si ufficializzava il trasferimento di Giorgio Ferrini al Torino, nel '61. Prezzo: tre milioni.

Ferrini, al quale è intitolato il campo nel quale il Ponziana gioca ancor oggi, in piazzale delle Puglie, a poche centinaia di metri dal sito nel quale il sodalizio sportivo visse alcuni dei momenti più importanti della sua lunga storia, in via Svevo, è stato senza ombra di dubbio il giocatore simbolo del vivaio biancoceleste, fucina di grandi giocatori, vera forza del circolo per decenni.

Ferrini arrivò alla maglia della Nazionale, e con lui altri prodotti del vivaio: Fabio Cudicini, che col Milan di Rocco diventò anche campione d’Europa e del Mondo per club, Guglielmo Trevisan, Alberto Eliani, Ferruccio Valcareggi, poi anche allenatore degli Azzurri ai mondiali del ’70 in Messico, battuti solo dal grande Brasile di Pelè nella finalissima, Fabio e Giuliano Gerin (Nazionale dilettanti), Furio Flora.

Nella mostra saranno esposti anche palloni d’epoca, documenti sociali, divise, scarpe bullonate. Il tutto condito dallo spirito mai domo dei “veltri”, soprannome che da sempre accompagna le gesta di chi veste quella maglia.

Ugo Salvini

Riproduzione riservata © Il Piccolo