Il pizzaiolo-velista torna dopo tre anni e Grado lo festeggia VIDEO

Sanson: «Con la mia pizza ho portato il nome di Grado nel Mondo». L’arrivo alla Lega navale salutato da sindaco, sirene e gran pavese

GRADO. È rientrato, accolto festosamente, dopo oltre 3 anni il navigatore gradese Antonio Sanson che con la sua barca ha fatto il giro del mondo quasi totalmente a vela (anche per risparmiare). Al di là di alcuni problemi di carattere sanitario accaduti ad alcuni compagni di viaggio che si sono alternati a bordo, l’avventuroso viaggio con la traversata di oceani e di passaggi pericolosi con il Capo di Buona Speranza, ha fatto registrare gli unici veri inconvenienti nel percorso di rientro in Mediterraneo, anzi piuttosto vicino a casa.

Prima una grossa rete da pesca finita nell'elica nel golfo di Taranto, con, poco dopo, la perdita della stessa elica. Inoltre una multa di 180 euro ricevuta pochi giorni fa nei pressi di Ragusa per essersi riparato in una piccola baia a causa del mare grosso e del vento forte: non aveva fatto la richiesta d'entrata (con tanto di pagamento della tassa) e 5 minuti dopo aver gettato l'ancora si è trovato la Polizia a chiedere documenti e carta di credito.

 

Rientro a Grado dopo tre anni di giro del mondo in barca

 

Sono alcune delle curiosità raccontate da Antonio Sanson che si è preso queste lunghe ferie di 3 anni abbandonando il lavoro di pizzaiolo (era anche socio della gestione di un'attività) per andare a zonzo per il mondo con la sua barca a vela, la "Baimaiself", che grazie al motore, soprattutto quando le condizioni meteo non erano favorevoli, ha contribuito a raggiungere luoghi sicuri d'ormeggio. Lo scafo è un cutter Moana Malingri 35 lungo 10 metri e 70 centimetri che è stato super accessoriato e perfezionato per questa vera e propria avventura.

 

 

Era partito da "Marina di Primero" grazie anche al sostegno della famiglia Marzola. Poi aveva navigato sostando in varie località lungo la costa della Croazia, della Grecia (Corfu, Itaca, Paxos, Lefkada) e dell'Italia (Bari, Brindisi, Santa Maria di Leuca, Roccella Ionica, Cagliari). Ha quindi fatto rotta verso Gibilterra e poi su Lanzarote (Isole Canarie). Qui una sosta prima di prendere il mare per la traversata oltre oceano Atlantico caratterizzata da tratti paurosi con onde alte fino a 7 metri. Ai Caraibi si è quindi fermato, girando per le varie isole, per circa 4 mesi prima di proseguire per Panama. Quindi la Polinesia francese e la Nuova Zelanda dove ha effettuato un'ulteriore lunga sosta prima di procedere per l'Australia e iniziare il viaggio di rientro. Complessivamente ha percorso oltre 41mila miglia.

 

 

Durante le soste, specialmente quelle lunghe ai Caraibi e in Nuova Zelanda, Sanson ha preparato la "Pizza Grado", una multigusto di sua ideazione, per gli amici che si è fatto nei vari luoghi ma soprattutto per altri diportisti con i quali ha fatto conoscenza nei vari punti ormeggio.

Lunedì verso le 10 l'arrivo all'ormeggio della Lega Navale di Grado con le imbarcazioni ormeggiate che hanno suonato le sirene a festa e innanzato il gran pavese. E' stato accolto da tanti diportisti, dal sindaco, Dario Raugna, dall'ammiraglio Alberto Scuz presidente dell'associazione "Stelle del mare" di Aquileia (è il circolo al quale è iscritto Antonio Sanson), dal presidente dei marinai in congedo dell'Anmi di Grado, Nino Pastoricchio, e dagli ex presidente e consigliere dei Graisani de Palù, Giorgio Pastoricchio e Roberto Facchinetti. Ad accoglierlo anche il presidente della Lega Navale di Grado, Andrea Rocco che ha ospitato gli invitati sul trabaccolo "L'Isola d'Oro".

Tra i tanti presenti i famigliari di Antonio Sanson della famiglia dei "Beli": il papà Matteo, la mamma Pietrina Corbatto, la sorella Ondina e il cognato Giuliano Scaramuzza. Pur essendo un tifoso juventino, il navigatore ha indossato per l'occasione la divisa degli All Blacks i famosi giocatori della squadra di rugby della Nuova Zelanda motivandolo con il fatto che il più bel Paese che ha avuto modo di visitare è proprio la Nuova Zelanda: «è piena di verde, c'è il rispetto per l'ambiente, ci sono poche costruzioni e la gente è molto ospitale». Basta andar per mare?: «Sono partito perché ero stressato; oggi sono tornato rilassato e tranquillo. Vedremo».

@anboemo

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