Il maxiparcheggio “abusivo” di Luka Koper

Parte del terreno usato per movimentare auto appartiene a privati, sloveni e eredi di esuli, che ora vogliono un risarcimento
Il mini park del Porto di Capodistria
Il mini park del Porto di Capodistria

LUBIANA. Una parte del terreno su cui si espande il maxi parcheggio per le automobili che vengono movimentate dal Porto di Capodistria non è di proprietà del Porto stesso, ma di un gruppo di privati che ora chiedono un milione di euro di danni e di risarcimento. Ricordiamo che il Porto di Capodistria è il più grande hub europeo per quanto riguarda la movimentazione di auto, primato che è stato sfilato dalle mani di Barcellona dopo la firma di un contratto con la Mercedes Benz.

«Sembra proprio che lo Stato guadagni sul conto delle proprietà altrui», afferma alle Primorske Novice Damjan Pobega il quale, assieme a Jasna Rajcevic rappresenta il gruppo dei dieci proprietari mai “espropriati” dallo Stato. Si tratta di un’area di circa 1,3 ettari sul lato Nord del Porto ed è ubicata nel Comune di Ancarano. E la maggior parte dei proprietari fin qui “beffati” sono italiani, di cui uno dell’Italia meridionale e alcuni sloveni.

Il problema è “esploso” tre anni fa, quando il governo ha approvato il piano per le infrastrutture nel Porto di Capodistria, con gli uffici legali del governo che hanno annunciato di ricercare il nome dei proprietari privati delle particelle di terreno inglobate nel piano stesso. «Alcuni italiani - spiega ancora Pobega - neppure sapevano di essere gli eredi dei loro padri o nonni che hanno lasciato l’Istria (come esuli ndr.) dopo la Seconda guerra mondiale, ignoravano che i loro avi avevano quei terreni». «Per adesso - spiega ancora il rappresentante dei proprietari - ci stiamo adoperando per determinare chi sono gli eredi di quelle particelle di terreno. Alcuni li abbiamo rintracciati e si sono già iscritti quali legittimi proprietari al catasto».

Restano comunque parecchi interrogativi aperti. Come mai Luka Koper (la società che gestisce lo scalo del capoluogo del Litorale), ha ottenuto le concessioni edilizie necessarie dieci anni fa per costruire il mega parcheggio senza il nulla osta dei legittimi proprietari delle particelle interessate? Lo Stato riscuote la concessione da Luka Koper anche per i terreni che sono di proprietà di privati? Perché lo Stato ha iniziato a ricercare i legittimi proprietari solo tre anni or sono?

«Non ci interessano le risposte a questi quesiti - precisa però Pobega - se in un anno avessimo trovato un linguaggio comune con il ministero delle Infrastrutture della Slovenia. La valutazione per pagare i terreni effettuata dal ministero - prosegue - non è assolutamente quella relativa al loro reale valore di mercato e quindi la rifiutiamo». E Luka Koper che cosa dice? Sostengono di aver informato il ministero delle Infrastrutture del problema e di aver raggiunto la primavera scorsa l’accordo in base al quale a occuparsene sarà proprio il governo visto che altre aree del maxi parcheggio sono di proprietà statale.

E pensare che Luka Koper era a un passo dal risolvere il tutto, come conferma anche Pobega. «I soldi offerti da Luka - dice - erano assolutamente in linea con il valore di mercato dei beni immobili e per di più tenevano conto anche dell’utilizzo commerciale fin qui fatto dalla società che gestisce il Porto». Ma non se ne è fatto nulla perché nel frattempo la questione è stata presa in mano dal ministero delle Infrastrutture.

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