Il fascino senza tempo del “tesoro” di Podrecca

Una principessa appesa a un’asse di legno, con il suo abito appena ultimato, un clown colorato, immobile, dall’aria sognante, un violinista seduto, pronto a suonare, una ballerina bianca, delicata, appoggiata ad una scala. E tanti fili, mossi da mani sapienti, che con gesti precisi e veloci conferiscono un’ anima e un dinamismo unico a quei corpi poco prima inanimati.
Le marionette di Vittorio Podrecca tornano in vita dopo un restauro che precede lo spettacolo in programma dal 4 al 14 maggio alla Sala Bartoli, ma potrebbero diventare il primo tassello di un progetto più ampio, per far uscire dai magazzini del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia tutte le 350 marionette conservate. L’idea è stata proposta ieri al sindaco Roberto Cosolini, in visita al Laboratorio del Teatro Stabile regionale, da Barbara Della Polla, della Cooperativa Cassiopea, che si sta occupando di parte di un immenso patrimonio, per anni rimasto chiuso all’interno di casse di legno polverose. Con lei Ennio Guerrato, Carlo Furlan, Lorenza Muran e Tiziana De Guerrini, marionettisti ma anche attori, artisti e un po’ artigiani, che hanno curato e rimesso in sesto le marionette, con grande attenzione e infinita passione.
«È un lavoro iniziato il 20 marzo, pulendo i vestiti, ricostruendo alcuni corpi, sostituendo le parti danneggiate – spiega Della Polla –, un impegno che tutti i marionettisti in passato erano soliti fare tra uno spettacolo e l’altro. Alcune erano particolarmente rovinate, soprattutto quelle realizzate in cartapesta, le altre, con le teste di legno, si trovavano in condizioni migliori. Si tratta di una trentina di copie di marionette degli anni ’20, che quindi hanno parecchi anni alle spalle e per questo conservano un fascio davvero speciale. Erano ferme, chiuse nelle casse da parecchi anni. Grazie al contributo giunto al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia siamo riusciti ad avviare un restauro importante, indirizzato poi allo spettacolo che porteremo in scena e che racconterà la storia dello stesso Podrecca».
Dietro ogni pezzo sistemato una storia e un’estrema cura dei particolari, come la ballerina classica, le cui gambe sono frutto di diversi strati di calze sovrapposti, per creare con la maggior precisione possibile la linea dei muscoli o Pinocchio che si muove nel buio e che richiede il movimento di ben quattro persone sul ponte. Nei magazzini del teatro sono stati reperiti anche fondali storici e ancora tante, tante marionette. «Sono circa 350 – sottolinea Della Polla – conservate nelle casse originali. Qual è stata la sensazione nel vederle? Per chi fa un lavoro come il nostro è indescrivibile, sono qualcosa di straordinario, che sarebbe bene ricostituire e valorizzare. Da qui ho lanciato l’idea, in primis al sindaco, di realizzare una mostra, per far vedere a tutta la città questa ricchezza. Speriamo che venga accolta positivamente».
Nel frattempo spazio a “Laboratori Aperti” che lo Stabile organizza dal 28 aprile all’1 maggio alla Sala Bartoli del Politeama Rossetti. L’iniziativa prevede un appuntamento pomeridiano, in cui il pubblico verrà guidato alla scoperta del mondo delle marionette, dell’arte di chi le muove e verrà anche messo a parte dei risultati del recente restauro effettuato sui “Piccoli”. Poi dal 4 al 14 maggio sarà in scena lo spettacolo di Ennio Guerrato e Barbara Della Polla “Dai 3 a 93” che coronerà il progetto. Informazioni al numero 040-3593537.
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