Il Consiglio vota a favore del nucleare
La mozione firmata da tutta l'opposizione, che esprime il rifiuto ad ospitare un impianto nucleare e depositi per scorie radioattive in Friuli Venezia Giulia, è stata respinta.
Il documento chiedeva alla giunta Tondo di impugnare la legge Scajola sulla definizione dei criteri per individuare aree per ospitare future centrali nucleari e stoccaggio dei rifiuti.
Tondo: "Nessuno ci passerà sopra la testa"
Il documento chiedeva alla giunta Tondo di impugnare la legge Scajola sulla definizione dei criteri per individuare aree per ospitare future centrali nucleari e stoccaggio dei rifiuti.
Tondo: "Nessuno ci passerà sopra la testa"
TRIESTE. La maggioranza dice compattamente sì al nucleare respingendo la mozione dei Cittadini firmata dall’intera opposizione. Il documento, illustrato dal consigliere Stefano Alunni Barbarossa, chiedeva alla giunta di impugnare la legge Scajola che definisce i criteri per l’individuazione dei siti delle future centrali, di esprimere il proprio rifiuto ad ospitare un impianto nucleare e centri per lo smaltimento delle scorie radioattive in Friuli Venezia Giulia e di impegnarsi invece a sollecitare il governo affinché si doti di un piano energetico basato sulle fonti rinnovabili e a predisporre un piano regionale fondato su fonti alternative e risparmio energetico. Il centrosinistra ha riportato in aula le indiscrezioni secondo cui Monfalcone (ma anche Spilimbergo) sarebbero nella mappa delle possibili centrali nucleari in Italia.
Ma il centrodestra non ha raccolto. «Chiedo a tutti di lasciare da parte il terrorismo - ha dichiarato il presidente Renzo Tondo – Al momento non è stato indicato alcun sito da parte del governo, tantomeno in Friuli Venezia Giulia. E posso assicurare che, fino a quando sarò io il presidente, nessuna decisione passerà sopra la testa di questa Regione». Tondo ha confermato che la sua scelta prioritaria, anzi «l’unica», è quella di una partecipazione italiana al raddoppio della centrale slovena di Krsko. «I gufi hanno subito cantato vittoria dopo le voci secondo cui la Slovenia sarebbe stata contraria alla partnership italiana. È vero che la successiva apertura è arrivata da un funzionario del ministero ma non ci sono state smentite alle sue dichiarazioni. È un percorso difficile ma bisogna andare avanti con determinazione e io lo farò» ha aggiunto il presidente.
Durissima l’opposizione. Per Gianfranco Moretton, capogruppo del Pd, «sorprende la posizione assunta dal centrodestra, e in particolare da Tondo, nel non aver voluto sentire ragione circa la necessità di puntare a fonti energetiche rinnovabili. Colpisce anche la pervicace intenzione di Tondo di coinvolgere la Regione nell’operazione relativa al raddoppio della centrale di Krsko». Per Igor Kocijancic (Rc) la rassicurazione di Tondo «non ci fa stare tranquilli», giacché il presidente è «un convinto nuclearista sostenitore di un governo nazionale neonuclearista». Per Alessandro Corazza (Idv) «Tondo dovrebbe prendere esempio da Nichi Vendola, che in Puglia ha fatto dell’energia pulita uno dei propri cavalli di battaglia». Alunni Barbarossa si dice «deluso per la bocciatura della mozione. In questo territorio ci sono già insediamenti industriali molto impattanti e il prezzo che sta pagando la nostra regione è alto».
La maggioranza difende il presidente e la scelta nucleare. «La sinistra continua a cavalcare i facili populismi contro il nucleare così come ha sempre fatto per tutte le grandi tematiche energetiche e infrastrutturali della Regione e dell’intero Paese» afferma il vicepresidente Luca Ciriani. E aggiunge: «Questa opposizione sa dire solo dei no ed è incapace di qualsiasi proposta positiva per fare uscire il nostro Paese dalla crisi».
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