Il Comune di Trieste lancia l’offensiva antizanzare

Pianificata con mesi di anticipo la strategia di disinfestazione. Individuate ventitrè zone a rischio. Focus su cimiteri e giardini
Una zanzara
Una zanzara

TRIESTE Prevenire, si sa, è meglio che curare. Ecco quindi la necessità di affrontare a dicembre, quindi in pieno inverno, un tipico problema estivo: quello della disinfestazione delle zanzare. Le sgradite ospiti, fastidiose e potenziali portatrici di malattie come la febbre “dengue”, la chikungunya, la filarosi, non si possono infatti combattere con misure sporadiche e temporanee, ma con un approccio strategico preventivo che sia improntato perlomeno alla media durata. Di qui la scelta del Comune di attrezzare la “contraerea” per debellare l’odiosa zanzara, soprattutto nella più temibile versione “tigre”. Una disinfestazione che prosegue per un ulteriore biennio l’attività già iniziata negli scorsi anni.

Per questo il responsabile dell’Ambiente municipale, l’ingegner Gianfranco Caputi, ha prenotato una spesa di 40mila euro sul 2018 e sul 2019, per organizzare un’offensiva basata su 38 interventi, equamente divisi sulle due annate, articolati in antilarvali e adulticidi.

L’appalto sarà aggiudicato al prezzo più basso e alla gara saranno invitati al massimo dieci operatori. Per dare un’idea dei singoli importi, ogni intervento è quotato 830 euro. La procedura viene lanciata - come ormai prassi - sul Mepa, il mercato elettronico della pubblica amministrazione.

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Le dieci pagine della determina 3476/2017, firmate da Caputi, descrivono con una certa puntualità le modalità di lotta all’insidioso insetto. La programmazione larvicida, impostata su 14 interventi nel biennio, attaccherà le acque stagnanti, le caditoie, le griglie, i tombini: i trattamenti cominciano in aprile e terminano tra settembre e ottobre, a un ritmo di un intervento al mese. La campagna adulticida, strutturata invece su un totale di 24 ondate anch’esse distribuite sul 2018-19, prenderà di mira le aree verdi, in particolare cimiteri e giardini pubblici, da aprile a ottobre, una volta al mese.

Caputi individua poi le zone specifiche dove scatterà l’opera di disinfestazione. A cominciare dalle aree cimiteriali di Sant’Anna, dell’ex Militare, di Servola. A seguire ben 23 aree cittadine, per coprire buona parte del centro e della periferia urbani. Ecco un elenco sommario dei principali riferimenti topografici (con relative adiacenze) della lotta anti-zanzara: Giardino Pubblico, Gretta, Barcola, Scorcola, Roiano, via Belpoggio, Giardino Sartorio, via Revoltella alta, via de Marchesetti, via Valdirivo, Cavana, Giardino San Michele, San Giovanni con il torrente Guardiella, Ospedale Maggiore, via Imbriani, Strada di Fiume, Borgo San Sergio, Opicina, Passeggio Sant’Andrea, via Ponziana, Colle San Giusto, Villa Engelmann.

In passato era l’Azienda sanitaria a occuparsi della disinfestazione, ma da alcuni anni l’onere è transitato al Comune. Nel corso del 2017, in seguito a una determina emessa a fine 2016, gli uffici municipali assegnarono il compito a un’azienda monfalconese, Urania. Un’ordinanza di Dipiazza, firmata nel febbraio 2017, aveva stabilito che nei cimiteri la lotta alle zanzare avvenisse ogni giovedì da marzo a ottobre e che pertanto in quelle giornate gli orari di ingresso erano posticipati di un’ora.

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