Il Bronzo va a Parigi ma rischia la “casa”
FIUME. Nemo propheta in patria. Mentre si appresta a sbarcare nientemeno che al Louvre, il bronzo di Lussino rischia di ritrovarsi senza una “casa” in patria. L’allarme tra i lussiniani è scattato dopo quella frase pronunciata dal sottosegretario croato alla Cultura, Zlatko Uzelac. «Sussiste purtroppo la possibilità che il progetto dell’Apossiomene abbia una battuta d’arresto. Sappiate che il sottoscritto si è sempre adoperato affinché la statua bronzea sia collocata in modo permanente a Lussinpiccolo, città alla quale appartiene». Uzelac ha fatto questa dichiarazione nel corso della seduta solenne del consiglio cittadino, tenutasi in occasione della Giornata della città di Lussinpiccolo.
Tanto è bastato a creare tra gli isolani ansia e preoccupazione per l’inestimabile Bronzo di Lussino, scoperto casualmente nel 1996 dal subacqueo belga René Wouters sui fondali antistanti l’isoletta di Oriule, nell’arcipelago lussiniano e riportato in superficie tre anni più tardi. «L’attuale composizione del dicastero della Cultura – ha aggiunto il sottosegretario – si impegnerà al massimo affinché l’Atleta abbia dimora fissa nel capoluogo dei Lussini». Fin qui il sottosegretario, che non ha voluto fornire alcun dettaglio. Poiché neanche dal ministero della Cultura è giunta finora alcuna precisazione al riguardo, i giornalisti hanno voluto vederci chiaro, rivolgendosi alle autorità municipali di Lussinpiccolo. La portavoce della Città, Martina Krajina Mrso, non si è tirata indietro, ricordando che la bimillenaria opera avrà la sua casa a Palazzo Quarnero, quasi in pieno centro e a pochi passi dal mare. La ricostruzione dell’antico, storico edificio, viene realizzata dalle maestranze dell’edile Radnik di Križevci, in base al contratto firmato lo scorso febbraio e che contempla investimenti per 12 milioni e 600 mila kune, circa un milione e 670 mila euro. I lavori, cominciati in marzo, dovrebbero concludersi nel maggio dell’anno prossimo. «Intanto va sottolineato che i mezzi vengono corrisposti al 50 per cento dal nostro comune e dal ministero della Cultura – ha dichiarato la portavoce – per quest’anno abbiamo previsto 4 milioni e 800 mila kune (637 mila euro) e siamo riusciti ad assicurare fino a questo momento sui 2 milioni e 270 mila kune (300 mila euro). Questi mezzi sono serviti per i lavori preparativi, abbattimenti e smontaggi vari, come pure per le strutture in acciaio. Fino al termine di dicembre si avranno iniezioni di cemento nell’edificio e altri interventi, da portare a termine entro gennaio. Posso promettere che i nostri piani legati all’atleta bronzeo non subiranno arresti». Secondo la Krajina Mrso, dovessero subentrare delle serie difficoltà, la municipalità lussiniana porrà in essere la revisione del bilancio cittadino, reperendo i mezzi necessari. Non ha voluto invece commentare le voci secondo cui il progetto potrebbe essere bloccato da Zagabria in quanto il potere statale è in mano al centrosinistra, mentre invece a Lussinpiccolo è detenuto dall’Accadizeta (centrodestra). Aggiungiamo che il Bronzo di Lussino, o Atleta della Croazia come viene chiamato all’estero, sarà esposto al parigino Louvre da venerdì prossimo alla fine di febbraio 2013.
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