Il Bronzo di Lussino di ritorno dagli Usa troverà il suo museo

Restauro finito: spesi 2,6 milioni di euro. Palazzo Quarnero sarà riaperto entro fine anno
Il bronzo di Lussino, esposto a Londra e Los Angeles, sta per tornare a casa
Il bronzo di Lussino, esposto a Londra e Los Angeles, sta per tornare a casa

LUSSINPICCOLO. L’Apossiomene, la bimillenaria statua bronzea scoperta quasi vent’anni fa sui fondali dell’arcipelago lussignano, sta finalmente per avere la sua dimora stabile, quella permanente.

È il palazzo Quarnero, situato in pieno centro di Lussinpiccolo e sottoposto negli ultimi anni a lavori di radicale ristrutturazione, messi in atto per trasformare l’edificio nel museo dell’Apoxyomenos, destinato a dare lustro alla città e alla sua isola. L’inaugurazione di palazzo Quarnero – queste le notizie provenienti da Zagabria – dovrebbe avvenire entro la fine di quest’anno, al rientro da Los Angeles di questo manufatto bronzeo dal valore inestimabile.

L’Atleta della Croazia, come viene chiamato all’estero, è attualmente esposto al John Paul Getty Museum dopo essere stato ammirato per mesi al British Museum di Londra, nell’ambito della mostra intitolata “Defining beauty:body in ancient Greek art”. Non appena tornerà a casa, la scultura ellenistica sarà sistemata in un palazzo che fino ad alcuni anni fa era in uno stato pietoso, abbandonato ad un destino che pareva inevitabilmente asvviato verso la demolizione.

In arrivo la “casa” del Bronzo di Lussino

Grazie ad una spesa che sfiora i 20 milioni di kune, circa 2 milioni e 600 mila euro, palazzo Quarnero è stato riportato agli antichi fasti, con il restauro portato praticamente a termine. C’è da limare qualche dettaglio, ma ormai ci siamo e in capo a due mesi il capoluogo isolano avrà l’onore di ospitare il simbolo di Lussino, l’atleta raffigurato dopo la gara, mentre si deterge il corpo con uno strigile da sudore e polvere.

Il progetto del museo, come da noi più volte rilevato, è stato firmato dagli architetti fiumani Saša Randic e Idis Turato. I visitatori, non più di 20 per volta, saranno fatti entrare al primo piano dello stabile. La prima stanza che avranno modo di visitare presenterà una specie di mostra collaterale, con diversi pannelli e fotografie riguardanti la statua. Tra le istantanee, quella riguardante i semi e il materiale rinvenuti all’interno della scultura alta 192 centimetri (approntata tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C.).

Zagabria ci ripensa Il Bronzo di Lussino avrà la sua “casa”

Nella stanza saranno sistemati pure dei tavoli illuminati a led. Nel secondo ambiente si verrà a conoscenza – tramite la proiezione di video – delle tecniche che permisero sia di riportare il Bronzo in superficie (1999), sia di restaurarlo. È ben noto che a scoprire la statua fu un sub belga, che la vide adagiata a 45 metri di profondità di fronte all’isola di Oriule Grande, nell’arcipelago di Lussino. In questa stanza sarà pure proiettato il film sull’Apossiomene.

La stanza in cui sarà sistemato il "nostro" è al secondo piano ed è di colore bianco, con la scultura che sarà sapientemente illuminata. All’ultimo piano si troveranno invece un negozio di souvenir ed un bar, con i visitatori che da questa posizione potranno osservare una vasta porzione del Quarnero, del suo mare e delle sue isole.

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