Il Bronzo di Lussino a “casa” il 30 aprile

Fissata la data d’inaugurazione del Museo dell’Apoxyomenos. Il ministro Kliman: carta formidabile per il turismo culturale
Il bronzo di Lussino
Il bronzo di Lussino

LUSSINPICCOLO. Museo dell’Apossiomene a Lussinpiccolo: finalmente c’è la data d’inaugurazione per quella che sarà la dimora permanente della bimillenaria statua ellenistica. Palazzo Quarnero, situato nel pieno centro del capoluogo isolano e sede del museo, aprirà i battenti sabato 30 aprile.

La notizia è stata comunicata in una affollatissima conferenza stampa tenutasi ieri al Museo Mimara a Zagabria, dove a darsi appuntamento sono state numerose personalità, tra le quali i ministri croati della Cultura e del Turismo Zlatko Hasanbegovic e Anton Kliman, e il sindaco di Lussinpiccolo, Gari Cappelli. «Il Bronzo di Lussino torna a casa, dove costituirà un fantastico veicolo promozionale per la nostra città, per l'isola, per il Quarnero e per il resto della Croazia», ha dichiarato Cappelli ricordando come «è da dieci anni, dal 2006, quando la statua apparve per la prima volta in pubblico dopo sette anni di restauro, che siamo impegnati in attività tese a far diventare» quest’opera d’arte «il simbolo dell'isola di Lussino. L'Apossiomene - ha aggiunto Cappelli - ci ha aiutato e ci aiuterà a modificare il nostro approccio al turismo. Basta pensare esclusivamente a sole e mare: dobbiamo invece capire che il Bronzo è in grado di cambiare i contenuti, l'offerta turistica, miscelando sapientemente il moderno e l'antico».

Il Bronzo di Lussino di ritorno dagli Usa troverà il suo museo
Il bronzo di Lussino, esposto a Londra e Los Angeles, sta per tornare a casa

Palazzo Quarnero, per decenni decrepito edificio, è stato sapientemente trasformato nel museo dell'Apoxyomenos, l'atleta bronzeo che si deterge olio e sudore dopo una gara. La ristrutturazione è stata compiuta in base al progetto dell'affermata coppia di architetti fiumani, Sasa Randi„ e Idis Turato, e consentirà ai visitatori di tuffarsi nel passato per ammirare questa inestimabile testimonianza di oltre venti secoli fa. La statua, secondo gli esperti, è probabilmente una copia di bottega ellenistica del secondo o primo secolo avanti Cristo in base a un originale greco del quarto secolo a.C.

Scoperto casualmente nel 1996 da un sub belga sui fondali dell'isoletta di Oriule Grande, arcipelago di Lussino, il Bronzo era stato riportato in superficie nel 1996 e restaurato a cura degli esperti dell'Opificio delle pietre dure di Firenze, dell'Istituto croato per il restauro e dei Musei civici di Como. Dal 2006, l’opera è stata visitata e ammirata in Croazia (Fiume, Zara, Spalato, Tagabria e Osijek) e anche all'estero, come al Museo di Lubiana, a Palazzo Medici Riccardi di Firenze, al parigino Louvre, al British Museum di Londra, al Paul Getty museum di Los Angeles e alla National Gallery of Art a Washington. «Abbiamo bisogno della simbiosi tra cultura e turismo - ha affermato dal ministro Kliman - e questo formidabile atleta bronzeo saprà darcela, dando vita a un risultato di cui tutti noi saremo orgogliosi. La Croazia ha già ora tutte le carte in regola per diventare una ricercatissima destinazione per il turismo culturale. Agiremo in questo senso», ha chiuso il ministro.

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