«Il 2019 sarà l’anno di Leonardo Ogni progetto dovrà uniformarsi»

L’assessore Gibelli annuncia la svolta tematica che dovrà ispirare tutte le realtà culturali del Fvg. «La polemica sulle poste puntuali? Ammazzare le tradizioni è un omicidio. Servono regole».

TRIESTE Il 2019 in Friuli Venezia Giulia sarà l’anno di Leonardo da Vinci. Lo promette l’assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli, che lancia la sua strategia fatta di continuità e discontinuità rispetto al centrosinistra.

Partiamo dalle polemiche. Opportuno lavorare a Milano fino a fine giugno?

A giugno per soli cinque giorni. Visto che polemiche sul curriculum non se ne potevano fare, se ne sono fatte altre.

Non trova strano che la quota pordenonese sia stata coperta da una milanese?

Una cosa che mi sono buttata alle spalle e così tutti gli amministratori che ho incontrato ultimamente.

A che punto è la conoscenza della macchina?

Dopo la full immersion, dico che il mio settore funziona. Ho incontrato i responsabili di biblioteche, teatri e musei: entro ottobre usciranno i bandi, il cui sistema trova tutti contenti con mio stupore.

La giunta precedente ha quindi lavorato bene?

Ha usato criteri oggettivi: i bandi triennali permettono di lavorare. Ma ha usato anche criteri che intendo cambiare nei bandi annuali.

Cioè?

Daremo una tematica di cui i progetti dovranno tenere conto. Nel 2019 cadono i cinquecento anni della morte di Leonardo, che è passato per il Friuli e dunque il gioco è facile.

E come farà chi si occupa ad esempio di Resistenza o Grande Guerra?

Studieranno le macchine da guerra o l’umanesimo in Leonardo. Dopodiché dubito che si possano dire cose nuove su Resistenza e Prima guerra.

E le società corali?

La musica cinquecentesca.

Ci sono altre novità?

Una forte premialità per i progetti che coinvolgono più comuni e associazioni.

Che ne pensa delle recenti polemiche sulle poste puntuali per le associazioni vicine ai consiglieri?

Ci sono tante piccole necessità e ammazzare le tradizioni è un omicidio: spero si regolamentino questi interventi.

Che esperienza porta in Fvg l’ex direttore centrale Cultura della Lombardia?

Sono stata anche direttore della Sugar, il più grande gruppo editoriale musicale italiano. E ad di un’azienda di telecomunicazioni digitale partecipata da Rcs. Ovunque ho imparato cose utili.

Dicono che non sappia niente di sport però...

Non sapevo ci fosse il campionato di tiro alla fune, ma so che la Pallamano Trieste è quella con più scudetti.

Che ruolo per Trieste?

Esof2020 è un’occasione d’oro. E la città ha tante iniziative importanti e potranno essercene di nuove.

Punterete sulle grandi mostre come a Treviso?

Con tutto il rispetto, parliamo di una piccola realtà che ha bisogno del richiamo. Trieste no.

Cosa ne pensa del manifesto di Marina Abramović per la Barcolana?

Ai colleghi di giunta ho detto che quando il manifesto sarà in una sua mostra permanente saremo tutti contenti.

Come guarda un ex socialista il governo gialloverde?

La Lega non rinnegherà la Tav o una soluzione equa sull’Iva.

Quindi non reggerà?

C’è un orizzonte temporale che sono le europee. Stiamo a vedere come andranno.

Qual è la situazione di Forza Italia intanto?

Sono bastian contraria. Non ero iscritta ma l’ho fatto di recente. Non riscontro le fuoriuscite di amministratori verso la Lega di cui parla qualcuno (Massimiliano Fedriga, ndr), ma c’è necessità di riprendersi o finisce male.

Sandra Savino sarà sostituita. Che figura serve?

La vicenda montata dopo la morte di Romoli è una strumentalizzazione vergognosa. Sandra è persona per bene e ne ha risentito. Il cambiamento sarà integrale in tutta Italia e per il Fvg non avverrà per punizione. Sono qui perché me lo hanno chiesto Savino e Dal Mas: o c’è una persona come loro che garantisca i patti o me ne vado.

Non ha gradito il cambio del direttore centrale Cultura?

Ho capito solo dopo che la turnazione avrebbe riguardato tutti i miei colleghi e non solo me, ma la cosa non mi ha messo di buon umore, ferma restando la professionalità di chi è subentrato.

I rapporti con Fedriga sono migliorati?

Sono normali. C’è stato un confronto e credo che al governatore faccia piacere un confronto con gli assessori.

È vera la voce che la vorrebbe già pentita di essere entrata in giunta?

Non mi sono stufata ancora! Se accadrà, ve lo farò sapere. Alla mia età ho il privilegio di poter dire ciò che penso. —

 

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