I Viti dicono “basta” dopo tre generazioni fra coni e coppette: gelateria in vendita
TRIESTE La storica gelateria Viti di viale Romolo Gessi è in vendita. Dopo tre generazioni, la famiglia che la gestisce ha deciso di cedere l’attività e di mettere in vendita anche l’immobile che dal 1959 offre coni, coppette, berline dai mille gusti.
I motivi della scelta
«La decisione è maturata perché siamo stanchi, sono subentrate delle problematiche familiari – spiega Maurizio Viti, che assieme alla sorella Ornella guida il locale –, così abbiamo deciso di cercare qualcuno che porti avanti l’attività e, nel caso, rilevi anche i muri». Ora la gelateria è chiusa, ma a breve riaprirà. «Andiamo avanti fino a che non troviamo qualcuno interessato a rilevare la gelateria – spiega Viti – ma facendo alcuni cambiamenti per abbassare i costi: ridurremo il numero dei tavolini all’esterno e non faremo più servizio al tavolo ma solo self-service, in modo da abbattere i costi del personale».
la nuova modalità
In pratica, i clienti ordineranno al banco, ritireranno il cono o la coppetta, il caffè o l’aperitivo, e poi autonomamente si accomoderanno ai tavolini esterni. Quella gelateria è stata aperta sessant’anni fa da Renato Viti, nonno degli attuali proprietari e gestori. Fragola, limone, crema, cioccolato, nocciola erano i primi gusti proposti. Per decenni Viti è stata la gelateria di Trieste, il luogo di ritrovo anche di tante famiglie, un riferimento per il rione di San Vito dove andare a gustarsi una pallina di gelato o una delle tante coppe proposte, come la “Spaghetti Ice” o ancora “Mangia e bevi”, “Banana Split” o “Icecaffe” e le cassate. Una quarantina oggi i gusti al bancone e poi amarene, croccantini, cialde e panna a volontà.
I cambiamenti
Negli ultimi anni è emersa l’esigenza anche di soddisfare le nuove richieste dei consumatori, preparando gelati adatti a chi soffre di celiachia, intolleranza al glutine, al lattosio, o chi preferisce il gelato preparato senza derivati di origine animale. Prima della riqualificazione di viale Romolo Gessi, i tavolini occupavano anche la parte oltre la strada. Viti si riempiva all’interno e all’esterno d’estate, sotto al fresco degli alberi, ma anche d’inverno con le cioccolate calde gustate magari prima o dopo la proiezione di un film al vicino cinema Ariston. «Il restringimento della carreggiata – valuta ancora Maurizio Viti, riagganciandosi al restyling dell’area – ha impedito ai clienti di parcheggiare in seconda fila per entrare in velocità a prendere un gelato e questo, oltre al fatto che la proposta dei pubblici esercizi negli ultimi anni si è concentrata in centro città, non ha certamente aiutato l’attività».
locale e macchinari
La gelateria conta 120 metri quadrati, ha un’ampia zona vendita attrezzata con banconi e tavolini, bagno, spogliatoio per i dipendenti, magazzino e laboratorio. La famiglia cede l’attività inclusi tutte le attrezzature e i macchinari per preparare il gelato. E Maurizio Viti si mette a disposizione per supportare inizialmente i nuovi gestori, per dare continuità a quel locale storico, meta di pomeriggi e serate estive per molti triestini. La zona ha perso decisamente nel tempo la sua vivacità, malgrado disponga accanto alla grande fontana di un’ampia zona dedicata ai più piccoli, con giochi e divertimenti, lontano dal caotico traffico cittadino. —
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