Gorizia, le case di Begliano invase dalle mosche con la concimatura

Da due settimane diverse abitazioni di via San Canzian sono letteralmente invase dalle mosche.

SAN CANZIAN. Da due settimane diverse abitazioni di via San Canzian, nella zona tra Begliano e l’incrocio con via Marco Polo, sono letteralmente invase dalle mosche. Le strisce adesive delle carte moschicide appese sotto il portici diventano nere di insetti nell’arco di qualche ora e i residenti si sono praticamente barricati in casa, una volta compreso che il fenomeno non sarebbe scomparso nel giro di qualche giorno.

«Tutto è iniziato dopo la metà di agosto – spiega una residente –, quando i campi sono stati concimati con lo spargimento di liquami, senza che si provvedesse a interrarli». Com’è possibile, ma non obbligatorio, in base al decreto del presidente della Regione dell’11 gennaio 2013, che però vieta l’impiego dei liquami «entro 5 metri di distanza dalle strade, 20 metri dalle case sparse e 50 metri dai centri abitati». Il divieto non si applica appunto quando i liquami vengono immediatamente interrati o sono distribuiti con tecniche atte a limitare l’emissione di odori sgradevoli. Nel caso di via San Canzian, che comunque sarebbe stata sporcata dallo spandimento del concime liquido in viaggio verso i campi, quello degli odori pare il minore dei problemi.

Bonaventura Monfalcone-04.09.2017 Problema mosche-Begliano-San Canzian d'Isonzo-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-04.09.2017 Problema mosche-Begliano-San Canzian d'Isonzo-foto di Katia Bonaventura


«Una certa distanza, comunque, va rispettata, sia dalle strade, sia dai canali di irrigazione e anche dalle abitazioni», protesta la donna, che ha due bambini piccoli e, in buona sostanza, non ne può proprio più. «Le mosche sono piccole, ma sono tantissime e pizzicano – afferma – e con i bambini è un problema. Abbiamo le zanzariere, ma bisogna stare attenti quando si apre la porta di casa. Le finestre sono sprangate da due settimane e salire in automobile è un incubo». Anche a casa di Clara e Giancarlo Visintin ci sono le zanzariere, ma le mosche sono riuscire a infilarsi nelle stanze dell’abitazione, che di fatto confina sul retro con uno dei campi concimati. «Non sappiamo più cosa fare», dice esasperata Clara Visintin, che le carte moschicide le ha appese anche in una delle camere da letto, mentre gli spray sono disseminati nelle altre stanze, assieme a diverse palette. «Non sappiamo più come difenderci e ancora che negli ultimi due giorni pare che le mosche siano un po’ di meno», aggiunge, mentre decine di mosche stazionano sulle finestre all’interno del soggiorno. «Il problema ce l’abbiamo noi – afferma la prima residente, confermando come la situazione fosse peggiore con le temperature più alte –, che abitiamo più vicino, ma anche le famiglie che abitano un po’più lontano, all’imbocco di via Marco Polo e verso la ferrovia. Siamo abituati a vivere in campagna, ma una cosa del genere non era mai accaduta prima e, speriamo, non si ripeta più».

Bonaventura Monfalcone-04.09.2017 Problema mosche-Begliano-San Canzian d'Isonzo-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-04.09.2017 Problema mosche-Begliano-San Canzian d'Isonzo-foto di Katia Bonaventura

Gli abitanti della zona hanno cercato spiegazioni contattando direttamente il gestore delle aree e l’amministrazione comunale, senza però finora ottenere una soluzione al problema. «Forse il contadino verrà ad arare nel corso della settimana e così il fenomeno potrebbe ridursi», aggiunge l’abitante. «In caso contrario non rimane che sperare nel freddo», aggiunge un altro residente, sarcastico. «Va tenuto conto degli interessi di chi lavora in agricoltura – aggiunge –, ma anche dei cittadini».

 

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