Gorizia, gusti senza più frontiere, 44 i Paesi rappresentati

Tolti i veli alla 14ma edizione: 900 le domande di partecipazione, gli stand saranno oltre 350. Esordiscono i blocchi di cemento, moltiplicate le telecamere

GORIZIA Novecento domande di partecipazione di cui accolte oltre 350. Quarantaquattro Paesi rappresentati. Ventidue borghi tematici.

“Gusti”, ormai, è senza più frontiere. Le specialità e le leccornie di tutto il mondo, l’irresistibile e sfizioso cibo da strada, le tipiche osterie si impadroniranno di Gorizia dal 21 al 24 settembre in quello che è diventato un vero e proprio gran galà dei golosi.

I contenuti sono gli stessi degli anni passati più diverse (interessanti) novità. Ma quella di quest’anno sarà, per forza di cose, un’edizione diversa perché i visitatori dovranno abituarsi a convivere con blocchi di new jersey in cemento e un apparato di sicurezza discreto ma molto più stringente degli anni scorsi. La circolare Gabrielli, infatti, impone tutta una serie di accorgimenti sul fronte della sicurezza per garantire lo svolgimento della manifestazione nella massima tranquillità: dal divieto di somministrazione delle bevande in bicchieri e bottiglie di vetro e in lattine alla delimitazione dell’area della festa con blocchi di cemento, al potenziamento della rete delle telecamere di videosorveglianza. «Anche alla luce del grande afflusso di visitatori che caratterizza puntualmente “Gusti di frontiera”, i dettagli e gli ultimi accorgimenti saranno decisi in una riunione in programma mercoledì 6 nel palazzo del governo. In quell’occasione, saranno delineate definitivamente le vie di fuga», hanno sottolineato il sindaco Rodolfo Ziberna e l’assessore comunale ai Grandi eventi, Arianna Bellan.

Bumbaca Gorizia 28.08.2017 Conferenza stampa Gusti di Frontiera © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 28.08.2017 Conferenza stampa Gusti di Frontiera © Fotografia di Pierluigi Bumbaca


Conferme e novità

E sono stati proprio loro a presentare l’edizione 2017, attorniati dal vicepresidente della Camera di commercio Venezia Giulia Gianluca Madriz, dalla vicepresidente di Udine&Gorizia fiere Anna Cacciaguerra e da un rappresentante della Regione. «Indubbiamente, l’apparato di sicurezza sarà importante ma sono convinto che, alla fine, i visitatori nemmeno se ne accorgeranno. Devono essere giornate di festa e di spensieratezza. Anzi, sono convinto che sarà così e tutto filerà liscio come sempre», ha voluto puntualizzare il sindaco.

Più nel dettaglio tecnico dell’organizzazione è entrata l’assessore Bellan. Confermata, ovviamente, la struttura della kermesse con la divisione tematica per area geografica.

Gorizia: Gusti di frontiera, edizione con oltre 350 fra espositori e stand

Questo l’elenco delle 44 nazioni presenti: Usa, Messico, Argentina, Perù, Cuba, Venezuela, Ecuador, Brasile, Spagna, Italia, Austria, Francia, Israele, Indonesia, Medio Oriente, Vietnam, Libano, Egitto, Tailandia, India, Turchia, Repubblica Ceca, Olanda, Belgio, Ungheria, Croazia, Polonia, Germania, Ucraina, Grecia, Romania, Russia, Lettonia, Lituania, Gran Bretagna, Irlanda, Scozia, Hong Kong, Norvegia, Svezia, Serbia, Slovenia, Bosnia e Albania. Tante anche quest’anno le novità, che riguarderanno in particolare corso Verdi. Da segnalare l’esordio del “Borgo Russia e delle Repubbliche asiatiche”. «Sarà una partenza lenta - ha spiegato Bellan - nel senso che, in quest’edizione, vogliamo misurare il gradimento del pubblico per questa nuova proposta. Se tutto funzionerà al meglio, il prossimo anno questo borgo guadagnerà più spazio».

Tornano i vegetariani

Di fronte al museo di Santa Chiara ci sarà un gradito ritorno, ovvero il “Borgo Vegetariano” che, per una serie di vicissitudini, era scomparso. La parte restante di corso Verdi sarà popolata dal “Borgo pane pasta e pizza”, che quest’anno sarà ancora più affollato. Piazza Vittoria sarà il regno del “Borgo Nord Europa”: accoglierà gli stand provenienti dall’area britannica e quelli dell’area scandinava. Due i Borghi numericamente più grandi: Americhe in via Cadorna, comprendente peraltro anche la Spagna (date le affinità con i Paesi del Sud America) e Oriente, che tra il piazzale Donatori di sangue e la parte antistante di via Boccaccio porterà Cina, Giappone, Vietnam, Thailandia e non solo.
 

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