Gorizia: Gusti di frontiera, edizione con oltre 350 fra espositori e stand

GORIZIA Il timore era di trovarsi di fronte a un’edizione di “Gusti di frontiera” meno estesa degli anni passati. La necessità di utilizzare i new jersey per la sicurezza e di mettere a punto adeguate vie di fuga in varie vie cittadine ha costretto gli organizzatori (il Comune) a rivedere certe dislocazioni.
Ma, alla fine, Gusti di frontiera occuperà – grossomodo – gli stessi spazi dell’anno passato con piccoli aggiustamenti. E gli stand saranno più di 350. Un numero consistente. Un numero che permette di affermare che sarà l’ennesima edizione da record, almeno a guardare il totale degli espositori.
Se ne saprà di più lunedì, in occasione della conferenza stampa ufficiale di presentazione della manifestazione enogastronomica in programma dal 21 al 24 settembre. Verranno “svelati” i nomi (oggi rigorosamente top secret) di alcuni dei prestigiosi ospiti che animeranno il “Salotto del Gusto” e l’immagine che caratterizzerà l’edizione 2017.
Intanto, però, siamo in grado di fornire, in anteprima, la mappa della manifestazione e, soprattutto, i suoi costi: costi che sono diventati oggetto di dibattito sui gruppi più frequentati di Facebook che si occupano di vita cittadina.

I finanziamenti in ballo A oggi, risultano essere stanziati 221mila euro per l’organizzazione del gran galà dei golosi. Una cifra per nulla esagerata considerato che parliamo di una manifestazione che ha richiamato, nella sua ultima edizione, 700mila persone che consumano e “vivono” la città.
La fetta maggiore (128mila euro e rotti) arriva dalla Camera di commercio, attraverso il canale di finanziamenti destinato ai Comuni turistici. Poi, ci sono quasi 63mila euro di fondi comunali. A questo plafond si aggiungono i 44mila euro che la Regione ha deciso di canalizzare verso Gorizia.
Come verranno spesi questi soldi? La fetta maggiore (106mila euro) è destinata a strutture, logistica, allestimenti vari, servizi ausiliari (vigilanza, pulizie straordinarie, bus navetta, allestimento del villaggio del gusto, bagni, infopoint) a cui si aggiungono i 30mila per il piano della sicurezza, la gestione delle emergenze e il presidio sanitario.
Venticinquemila verranno utilizzati per la realizzazione dei momenti di animazione durante la manifestazione. Il “Salotto del Gusto” dovrebbe costare 20mila euro mentre altri 10mila serviranno per la promozione.
Tutte le webcam (venti in tutto), che saranno installate in occasione di “Gusti”, verranno collegate all’impianto di videosorveglianza già operativo nel Comune di Gorizia, in maniera tale da avere pieno controllo dell’area interessata alla festa.
Queste le disposizioni fornite, a suo tempo, dal Comitato per la sicurezza e ordine pubblico per garantire che l’evento si svolga senza problemi.
Borghi e dislocazione Arianna Bellan, assessore comunale ai Grandi eventi, conferma che la grande novità 2017 sarà l’allestimento del borgo “Russia e Repubbliche asiatiche” lungo corso Verdi. Poi, ci sarà un potenziamento del borgo Oriente nella zona di via Boccaccio e del piazzale Donatori di sangue, dietro al mercato coperto.
Altra novità, il ritorno del Borgo Vegetariano, seppure con un’estensione più limitata rispetto al passato. Per il resto, l’impianto sarà quello dell’anno passato. La manifestazione si svolgerà nelle stesse vie e piazze del 2016.
«Perché? Espandersi ulteriormente – ripete Bellan – sarebbe diventato pericoloso in termini di ordine pubblico. L’obiettivo resta quello di ampliare ulteriormente il numero di visitatori. Come ho dichiarato più volte, nonostante le polemiche di certi cittadini, “Gusti di frontiera” è uno dei più positivi biglietti da visita della nostra città».
La ricerca della qualità Qualità, anche quest’anno, dovrà essere la parola-chiave della manifestazione per scrollarsi (definitivamente) di dosso l’etichetta di “grande sagra”.
«Per l’edizione di quest’anno – conclude l’assessore comunale ai Grandi eventi, Bellan – vogliamo puntare in maniera ancora più decisa sulla qualità dell’offerta non solo enogastronomica ma anche di quella culturale che negli ultimi anni con il “Salotto del gusto” ha già dimostrato di avere grandissime potenzialità».
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