Giannola e famiglia volano negli Stati Uniti: dopo 45 anni annullato il Premio Nonino
PERCOTO Il Premio Nonino salta un anno. L’edizione del 2020 dell’evento, che culminava con la tradizionale cerimonia di consegna dei riconoscimenti nelle distillerie di Ronchi di Percoto, è rimandata al 2021, per la concomitanza con il prestigioso Wine Enthusiast Wine Star Awards, il più importante premio internazionale nel mondo del vino e degli spiriti.
Uno stop che fa sicuramente notizia. Da ben 44 anni il Premio è infatti un appuntamento che punta i riflettori del mondo culturale, dell’arte, dello spettacolo, della letteratura, dell’imprenditoria sul Friuli. Ma quest’anno la famiglia Nonino sarà negli Usa nello stesso periodo in cui solitamente si tiene il Premio.
Una “notte degli Oscar” per gli operatori del settore che vedono nel prestigioso riconoscimento un punto di arrivo per il proprio brand. A rendere speciale questo appuntamento per il Friuli e per l’Italia è proprio la presenza della Distilleria Nonino di Percoto, prima azienda italiana a essere premiata nella sezione “Spirit Brand / Distiller of the Year 2019”. La Nonino è stata scelta in una rosa di cinque finalisti selezionati fra il meglio della produzione mondiale, quella «che calamita l’attenzione degli operatori e della stampa di tutti i continenti», tra cui i prestigiosi brand Banks Rum Bacardi, Remy Martin, la Distilleria Charbay e Legent. «Energia, coraggio, visione rivoluzionaria» capacità di «ridisegnare un distillato tradizionale per l’era moderna, continuo impegno verso l’eccellenza basato sulla ricerca dell’innovazione, nel rispetto della cultura e dell’identità del territorio», così recita la motivazione del premio che consacra un prodotto da oltre quarant’anni presente sui mercati internazionali e rappresenta un’espressione del Best of made in Italy. Con la famiglia Nonino sul palco dell’iconico Palace of Fine Arts di San Francisco ci saranno, tra gli altri premiati, il regista Francis Ford Coppola (“Lifetime Achievement Award” alla carriera) e il musicista Jon Bon Jovi (“Wine and Culture Award”).
Un riconoscimento che è il frutto di una sfida iniziata nel 1973, quando Benito e Giannola decisero, convinti della grande potenzialità della loro grappa, di puntare il loro impegno verso l’assoluta eccellenza, rivoluzionando il concetto comune tra i consumatori e cambiando l’immagine a un prodotto tradizionale. Un successo già testimoniato da Wine Spectator, che nel dicembre 2000 scelse la Grappa Cru Monovitigno Picolit in apertura fra tutti i distillati del Mondo, dal Saturday Profile del The New York Times nel 2003, e nel gennaio 2017 dalla London School of Economics Business Review, con la pubblicazione “How to turn a product from Cinderella into a queen of the market” (come trasformare un prodotto da Cenerentola a regina del mercato). Allora la prestigiosa rivista scrisse: «Giannola e la sua famiglia, grazie alla loro Grappa di Picolit, hanno creato una testa di ponte nella costosa categoria di alto status occupata dai distillati stranieri; altri produttori seguirono e, col tempo, si ribaltò tutto il significato della grappa nella società italiana. La grappa divenne “lo spirito nazionale”, a pari livello di whisky e cognac».
Quanto all’edizione 2020 del Premio, c’è chi sospetta che possa esser stata sospesa per motivi economici. A domanda diretta, per, Giannola non risponde. «In fondo il premio non ha sponsor, è sempre stato tutto a carico della famiglia che ha sempre voluto salvaguardarne autonomia e libertà di scelta - si limita a commentare la signora della grappa .. Infatti uno dei motivi che hanno permesso al Premio di raggiungere un’autorevolezza internazionale è da attribuire alla totale indipendenza della giuria grazie alla mancanza di sponsor se non la Distilleria Nonino. Viviamo in un’era connessa e globalizzata, ci sentiamo cittadini del mondo e la nostra scelta è una evoluzione inevitabile che arricchirà ulteriormente i valori per cui il Premio è nato: rispetto della Terra, ecologia, rispetto per l’uomo. Rendere itinerante il Premio Nonino e con esso la rete e il patrimonio culturale costruito in tutti questi anni sarà un modo straordinario ed entusiasmante per coinvolgere Paesi oltre l’Italia nella condivisione dei valori in cui crediamo e contribuire a far conoscere ancor di più il Friuli. Ancora una volta una sfida mossa da un atto d’amore». —
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