Gel e farine di legumi: arriva l’uovo sodo a misura di vegani

TRIESTE. Gli ossimori esistono anche in cucina, se in questi giorni quattro studentesse dell’Università di Udine hanno brevettato l’uovo sodo vegano. L’aspetto è quello del più classico uovo di gallina bollito, ma gli ingredienti che lo compongono sono interamente di origine vegetale e dunque adatti alla dieta vegana, che non prevede l’uso di carne né di qualsivoglia derivato di origine animale. La curiosa invenzione è adatta anche a persone celiache o con ipercolesterolemia, essendo priva di glutine e colesterolo.
Si tratta del centesimo brevetto dell’ateneo udinese, uscito dall’estro di quattro ragazze iscritte alla laurea specialistica in Scienze e tecnologie alimentari, che dovranno ora occuparsi della sua commercializzazione. L’uovo vegano si presenta come un prodotto pronto al consumo, in un mercato che da qualche tempo ha registrato perfino la comparsa di normali uova sode confezionate, per chi proprio non se la sente di cucinare l’ uovo nel pentolino per una decina scarsa di minuti.
L’uovo vegano verrà presentato nelle prossime settimane alle aziende potenzialmente interessate ad acquisire il procedimento di preparazione. «Il settore di interesse – spiegano le studentesse - è l’industria alimentare, in particolare le aziende che producono già prodotti destinati a consumatori vegani o alimenti funzionali. Vendibile in negozi alimentari biologici, vegetariani e vegani, ma anche in qualsiasi supermercato, vista la sempre crescente richiesta di prodotti di questo tipo da parte dei consumatori».
Francesca Zuccolo, Greta Titton, Arianna Roi e Aurora Gobessi ci hanno lavorato per circa un anno e mezzo, facendo i propri esperimenti nel dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Università di Udine. Le quattro inventrici hanno adoperato ingredienti di origine naturale e vegetale per lo più proteici, in particolare farine di diversi legumi, oli vegetali, un gelificante e un sale speciale. «Sono state necessarie numerosissime prove per riuscire a ottenere la formulazione ottimale in termini di consistenza e gusto del prodotto finito», spiegano le ragazze.

L’uovo sodo vegano è nato nell’ambito della cattedra di Principi di formulazione, il cui insegnamento è inserito nel primo anno del corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari, dove cui studenti sono invitati a ideare, progettare e realizzare un prodotto alimentare innovativo. La docente Monica Anese spiega che «queste tre fasi, incluso l’evento finale di incontro con esponenti del mondo produttivo, rientrano in un progetto teso a sperimentare nuove modalità di erogazione della didattica, il cui scopo è favorire il trasferimento delle conoscenze teoriche sul piano applicato e ottenere un riscontro diretto dal mondo produttivo, mettendo in gioco non solo competenze professionali ma anche abilità personali, quali le capacità comunicative e di lavorare in gruppo. Le studentesse hanno sviluppato la loro idea in questo contesto e il prodotto da loro immaginato ha mostrato connotati di originalità tali da suggerire l’esplorazione di vie per la brevettazione».
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