Gašpar Miši› cacciato da Luka Koper

La decisione del Comitato di sorveglianza dopo 9 ore di dibattito e schermaglie. Presidenza ad interim a Andraž Novak
Di Mauro Manzin

TRIESTE. È stata una battaglia senza esclusione di colpi, durata per nove ore, la riunione del Comitato di sorveglianza di Luka Koper, la società che gestisce il porto di Capodistria e che si è conclusa con la defenestrazione del presidente Gašpar Gašpar Miši› rimasto ai vertici per soli 7 mesi e mezzo. Era stato nominato il 26 agosto del 2013, nomina che ha scatenato un vero uragano di polemiche nel mondo imprenditoriale sloveno e in seno alla stessa coalizione di governo.

Le funzioni di presidente pro tempore sono state assunte da Andraž Novak. E già si scatena il toto-presidente. Fino alla riunione di venerdì era in pole position il rappresentante dello Stato in seno al Comitato di sorveglianza Rado Antolovi„, ma la sua astensione nella votazione sembra averlo “bruciato” definitivamente. Si fanno poi i nomi di Tibor Šimonka presidente del cda delle Industrie slovene dell’acciaio (Sij), del presidente del cda di Intereuropa (logistica), Ernest Gortan e l’imprenditore del carbone, Arne Mislej.

La riunione del Comitato di sorveglianza è stata, come detto, al calor bianco. Alla fine si è giunti finalmente al voto e qui un’altra sorpresa. Contro Gašpar Miši› si sono espressi Žnidarši›-Kranjc, Elen Twrdy, Žiga Škerjanec e Andrej Šercer, a favore si sono espressi invece Mladen Jovi›i„, Nebojša Topi›, Stojan ‹epar e la rappresentante del Comune di Capodistria, Sabina Mozeti›. Quest’ultima aveva prima annunciato che non avrebbe preso parte al Comitato anche perché al Tribunale di Capodistria la aspettava la sentenza, assieme al sindaco Popovi„, sull’affare Serming. Come è noto, condannati entrambi, lui a tre anni e lei a un anno di reclusione. Eppure improvvisamente la stessa Mozeti› si è presentata accompagnata nientepopodimeno che da Popovi„ in persona. Alla fine della giostra, con l’astensione di Antolovi„, la votazione dava il seguente esito: quattro contro Gašpar Miši› e quattro a favore. Parità, dunque.

Cosa fare? Momenti di panico, polemica, accuse e controaccuse. Immediatamente vengono consultati i legali di Luka Koper. Non basta. Si sentono i pareri anche di esperti legali “esterni” che sfogliano le pagine del diritto commerciale sloveno e dello statuto di Luka Koper. Poi il verdetto: il voto della presidente Žnidarši›-Kranjc vale doppio. Ergo Gašpar Miši› è fuori.

«È la Waterloo dell’imprenditoria slovena», commenta il presidente defenestrato. In effetti i conti dei primi due mesi del 2014 registrano un guadagno di Luka Koper pari a 25 milioni di euro pari a un +12% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il più infuriato è ancora Popovi„ (per lui un venerdì nerissimo) che anche in questo caso parla di mafie, lobby e cospirazioni e si dice pronto a continuare a collaborare con Gašpar Miši›.

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