Fvg, il meteo perfetto regala a porcini e ovuli un autunno da record
TRIESTE. Annata record per la raccolta di funghi. Le condizioni climatiche delle prime settimane autunnali si sono rivelate talmente ottimali da aver fatto registrare un incremento dell’80% nella presenza dei boschi del Fvg di boletus (vale a dire il porcino) e amanita caesarea (nome scientifoc dell’ovulo), i funghi più amati e i più buoni, rispetto allo scorso anno. A confermare il fenomeno, segnalato anche da tanti appassionati, è Massimo Tassin, presidente dell’associazione micologica Bresadola Trieste. Lo stesso che regala agli amanti dei funghi anche un’altra, ghiotta notizia: tra una decina di giorni è attesa una nuova parentesi propizia, che dovrebbe garantire un’altrettanto abbondante raccolta.
«È vero, si può parlare di un vero e proprio boom - commenta Tassin -. Da tre settimane il meteo è cambiato, regalando fioriture a dir poco eccezionali, un aumento dell’80% rispetto al 2016 e non è ancora finita. La combinazione che ha determinato il numero elevato di funghi è dovuta ai quattro giorni di pioggia, in alcuni momenti intensa, accompagnata da temperature elevate. Il caldo e l’acqua hanno creato un mix giusto, con tantissimi porcini e ovuli, che in parte al momento si sono un po’ esauriti. Restano ancora parecchie amanita rubescens (meglio nota come mazza di tamburo), commestibili solo se cotte. I porcini in particolare - aggiunge – hanno raggiunto anche dimensioni importanti». E per chi ne è ghiotto e finora non ha trovato il tempo o l’occasione per mettersi “a caccia”, una possibilità per provarci è in arrivo tra pochi giorni. «Aspettiamo il cambio di luna - ricorda Tassin - per una nuova ondata di funghi, altri porcini arriveranno in abbondanzai, tra circa una decina di giorni».
Dal presidente dell’associazione arrivano anche importanti raccomadazioni per la raccolta. «È stata recentemente introdotta una legge, che prevede indicazioni precise e che va osservata per non rischiare sanzioni». La norma in questione è la 25 del 2017. «Norma normativa organica in materia di funghi si è resa necessaria a seguito della Riforma degli enti locali - si evidenzia -. Il testo rivede innanzitutto i requisiti per esercitare la raccolta dei funghi sul territorio della regione prevedendo che a tal fine è necessario: possedere l’autorizzazione alla raccolta e versare un contributo il cui importo varia a seconda della zona in cui si intende esercitare la raccolta. Per finalità di carattere essenzialmente turistico è consentito ai non residenti in regione di esercitare la raccolta dei funghi senza autorizzazione e per periodi di tempo limitato».
L'autorizzazione alla raccolta ha validità permanente su tutto il territorio regionale ed è rilasciata dalla Direzione centrale risorse agricole e forestali attraverso il Servizio caccia e risorse ittiche a chi ha frequentato un corso di almeno 12 ore organizzato dalle Uti o dai Gruppi micologici aderenti alla Federazione regionale, e ha superato una prova orale davanti agli Ispettorati micologici coordinti dalle Aziende sanitarie. La domanda per ottenere l’autorizzazione e sostenere la prova va presentata al Servizio caccia e risorse ittiche entro il 31 maggio di ogni anno. L’esame viene organizzato dagli ispettorati senza oneri a carico dei richiedenti. L'autorizzazione viene rilasciata entro 30 giorni dalla comunicazione dell'avvenuto superamento del test.
Alcune persone sono esentate dall’obbligo di frequentare il corso: si tratta dei micologi in possesso dell’attestato rilasciato ai sensi del decreto del ministro della Sanità 686/1996 e dei possessori di autorizzazione alla raccolta rilasciata in altre Regioni. La quota da versare e tutte le indicazioni necessarie, sono pubblicate sul sito della regione www.regione.fvg.it nella sezione “agricoltura e foreste”. Meglio quindi leggere con attenzione i dettagli e i requisiti richiesti.
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