Fvg, da venerdì in regione la corsa ai saldi
ROMA. Il 2018 parte con gli sconti di fine stagione. Tra oggi e sabato scattano in tutta Italia i saldi invernali, appuntamento particolarmente atteso dai consumatori ma anche dalle imprese che sperano di rifarsi dopo l'ennesimo anno difficile. Ad aprire oggi la stagione delle occasioni è la Basilicata; seguirà la Valle d'Aosta; venerdì 5 gennaio la gran parte delle regioni avvia le vendite scontate, compreso il Friuli Venezia Giulia dove i negozianti potranno praticare il ribasso dei prezzi fino al 31 marzo. Nella nostra regione la giornata del via alle occasioni è stata fissata dopo la consultazione delle rappresentanze territoriali degli esercenti e dei lavoratori del settore commercio, nonché dei consumatori: una pratica, quest’ultima, reintrodotta da un paio d’anni dall’assessore regionale alle attività produttive Sergio Bolzonello.
A livello nazionale, quasi un consumatore su due è già pronto a partecipare ai saldi, che quest'anno partono da subito con riduzioni dei prezzi più alte della media. A tracciare il profilo dei prossimi saldi è la Confesercenti, che in un'indagine con Swg stima una partecipazione particolarmente elevata di negozianti e consumatori. Gli sconti saranno applicati da circa 280mila attività commerciali (ovvero uno su tre degli oltre 800 mila negozi italiani), inclusa praticamente la totalità dei negozi di moda e di tessili. Inoltre, circa un italiano su due (il 47%) approfitterà dell'occasione per fare almeno un acquisto; un altro 41% valuterà le occasioni di risparmio prima di decidere se acquistare o meno.
L'aumento di interesse dei consumatori viene confermato anche dalle intenzioni di spesa: chi ha già deciso di acquistare prevede in media un budget di 150 euro a persona, e l'86% si dice pronto a spendere come o più dello scorso anno. Quest'anno, inoltre, sarà particolarmente alto lo sconto medio di partenza: il 56% dei negozi partirà con il 30%, mentre il resto praticherà riduzioni iniziali comprese tra il 40 ed il 50%.
«Un'occasione di risparmio per i consumatori, ma anche di vendita per le imprese, che cercano l'inversione di tendenza dopo l'ennesimo anno fiacco», spiega il presidente di Fismo Confesercenti Roberto Manzoni, ricordando che «anche le vendite di Natale, seppure positive, sono state sotto le attese» e che «nel 2017 sono spariti altri 2.400 negozi di moda, più di 6 al giorno».
Questi saldi saranno invece un «ennesimo flop» per il Codacons, secondo il quale solo il 40% degli italiani conta di approfittarne per fare qualche acquisto; sempre secondo il Codacons il budget dedicato agli affari di fine stagione sarà pari a 168 euro a famiglia, con una riduzione del 7% rispetto allo scorso anno. Da rilevare che molti esercizi hanno cominciato già in dicembre a ribassare i propri prezzi: una pratica legittima, visto che la liberalizzazione del mercato consente vendite promozionali tutto l’anno.
Intanto, in vista della corsa all’occasione varie associazioni dei consumatori hanno stilato un decalogo di consigli da tenere presente per evitare fregature e fare acquisti in tutta sicurezza. Sia l’Adoc che il Codacons pongono in cima alla lista la raccomandazione di conservare sempre lo scontrino: il negoziante, precisano, è obbligato a sostituire un articolo che risulti difettoso anche qualora dichiari che i capi in saldo non si possono cambiare. Fra gli altri consigli - soprattutto per chi teme di lasciarsi prendere eccessivamente dall’entusiasmo degli acquisti convenienti - c’è quello di cercare di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio, anche per evitare di comprare cose di cui magari non si ha alcun bisogno. Ancora, il Codacons invita a non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato.
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