Focolaio alla farmacia Lucchi di Cormons: «Abbiamo aiutato tutti, ma ora una pausa»

Chiusa l’attività di via Matteotti. Salgono a 40 i casi nella cittadina collinare dove la situazione comincia a preoccupare 

CORMONS Positività tra i farmacisti della farmacia Lucchi di Cormons, una delle tre presenti sul territorio cormonese. L’attività da ieri mattina è stata chiusa al pubblico fino alla guarigione dei professionisti coinvolti. Il Covid-19 è entrato quindi in una delle due farmacie del centro storico (la terza è situata nella frazione di Brazzano), frequentata quotidianamente da tantissime persone e punto di riferimento per la comunità durante tutto il periodo emergenziale sino ad ora proprio grazie alla dedizione e alla professionalità dei quattro operatori che vi lavorano.

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A causa delle positività riscontrate dunque il servizio è sospeso: un cartello bianco con la scritta “Chiuso”, accompagnata dalle parole “Da sempre ce l’abbiamo messa tutta per esserti d’aiuto, siamo costretti a una pausa di qualche giorno” e dalla firma del titolare, il dottor Alberto Morassi, campeggia da ieri mattina all’entrata dell’esercizio di via Matteotti. La situazione è monitorata dall’Azienda sanitaria: la Farmacia Lucchi è rimasta aperta anche domenica, quando era di turno festivo. E nella mattinata di ieri è arrivata la doccia fredda, con le positività accertate. Tanti, come detto, i cormonesi che in questi mesi hanno visto nell’esercizio gestito dal dottor Morassi e dai suoi collaboratori un saldo punto di riferimento anche per consigli relativi alla propria salute, oltre che per l’acquisto di medicinali.

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La situazione generale a Cormons non è buona per quanto riguarda il Covid-19: i numeri del contagio, infatti, sono in costante peggioramento, e hanno superato la soglia dei 40 positivi. Tra le realtà che, oltre alla farmacia Lucchi, hanno dovuto momentaneamente chiudere i battenti c’è anche un asilo nido privato in via Cancelleria Vecchia dove è stata riscontrata la positività (è asintomatica) della titolare con conseguente quarantena e tampone per il gruppo-bolla di bambini gestito dalla giovane educatrice.

E sempre sul fronte-Covid a Cormons, proprio ieri hanno iniziato ad arrivare i primi pazienti nella struttura dell’Rsa di viale Venezia Giulia, che per tutto il periodo emergenziale ospiterà pazienti positivi asintomatici e paucisintomatici provenienti da altre strutture sanitarie regionali. Alcuni cittadini preoccupati per la vicinanza (una sola rampa di scale del medesimo edificio) con la casa di riposo sono stati tranquillizzati dal sindaco Roberto Felcaro: «Ingressi e uscite saranno separati e l’area Covid-19 avrà personale sanitario specializzato dedicato esclusivamente ad essa, non ci saranno commistioni di alcun genere tra i due piani». La scelta dell’amministrazione regionale Fedriga di rendere l’Rsa area Covid-19 si accompagna alla decisione di creare nel polo di viale Venezia Giulia una zona dedicata allo svolgimento dei tamponi, che dunque a partire dai prossimi giorni potranno essere svolti anche nella cittadina collinare. —

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