Festa grande per il Duomo rinnovato

Sabato cerimonia con l’arcivescovo. Nella chiesa sarà conservata una reliquia di Sant’Ambrogio

Dopo 5 anni di lavori di ristrutturazione, sabato sarà il giorno dell’inaugurazione del rinnovato duomo di Sant’Ambrogio, cardine del culto religioso dei monfalconesi. La chiesa distrutta nel conflitto 1915-1918 venne ricostruita nel 1926. Il campanile, invece, fu costruito nel 1960. La grande festa comincerà alle 18 con la celebrazione della messa solenne officiata dell’arcivescovo di Gorizia Carlo Maria Redaelli. Durante la cerimonia, sono previsti la benedizione del duomo, la consacrazione del nuovo altare e un momento di particolare devozione: una reliquia di Sant’Ambrogio, infatti, prima verrà esposta ai fedeli e poi resterà per sempre esposta in una teca nel duomo.

In questi giorni c’è una corsa contro il tempo per essere pronti a una cerimonia che coinvolgerà tutta la cittadinanza, invitata anche dopo l’inaugurazione ai festeggiamenti all’oratorio San Michele.

«Se Dio vuole siamo alla fine – dice il parroco don Fulvio Ostroman –: la chiesa è bellissima e realizzata secondo il progetto originario. Abbiamo avuto diversi periodi di difficoltà nel reperire le risorse, ma siamo arrivati al traguardo. Dopo l’Epifania – aggiunge don Fulvio – dovremo completare piccole rifiniture, come a esempio la sistemazione dell’organo e i “velari” dietro l’altare principale. Non mi stancherò mai di ringraziare i fedeli – continua il parroco – i quali con grande generosità hanno contribuito alle opere e si sono sacrificati per assistere alle cerimonie in una difficile situazione logistica, quasi un cantiere aperto. Purtroppo oltre agli inevitabili intoppi burocratici con le Belle Arti – sostiene amaramente don Fulvio – abbiamo avuto qualcuno che “ci remava contro”, ma non è riuscito nel suo intento. Ora pensiamo alla festa alla casa di Dio ristrutturata, a beneficio soprattutto dei fedeli». Nella tabella di marcia i lavori sono stati suddivisi in quattro fasi per una spesa totale di due milioni e mezzo di euro. La parte più consistente finanziata dalla Regione in diverse trance, un’altra con la generosità dei parrocchiani. Grande l’impegno dell’architetto Rodolfo Boscarol. Le opere di ristrutturazione cominciate a fine 2008 hanno interessato nella prina fase il restauro esterno della chiesa, il mosaico multicolore di Sant’Ambrogio e la ripulitura del tetto. Nella “seconda” il rifacimento dell’impianto di riscaldamento a pavimento e la costruzione del nuovo Presbitèrio che, per essere più vicino i fedeli, è stato abbassato e aumentato di dimensioni. Nella terza il rifacimento dell’impianto elettrico, la pulitura dei soffitti in legno, delle colonne e la pitturazione delle pareti. Nella quarta infine la costruzione delle scale, del pulpito e il completamento dell’altare, oltre alla tinteggiatura.

Ciro Vitiello

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