Etnoblog, spazi per 400 persone
A volte ritornano. E dopo 10 anni di ritorni non c’è scampo. L’Etnoblog è tornato venerdì scorso dopo quattro mesi di chiusura forzata. Ed è tornato con una capienza quadruplicata. Quattrocento posti invece dei 99 che quest’anno sono costati due sequestri allo spazio di Riva Traiana al fianco del bagno Ausonia. «Abbiamo risolto le problematiche burocratiche. Abbiamo una capienza aumentata di 4 volte. Circa 400 persone a serata. E abbiamo rinnovato gli spazi. L’area esterna è molto più accogliente», spiega Silvia Pallaver, responsabile dei progetti culturali e sociali dell’Etnoblog. Dopo quattro mesi di chiusura (durante i quali molte persone si sono schierate a difesa dei 10 anni di attività dell'Associazione) qualche sera fa il Circolo Etnoblog ha riaperto i battenti con la travolgente crew di Block Party e un ospite d'eccezione, il dj Digi G'Alessio.
«Sarà un calendario estivo ricco di eventi culturali di grande interesse fatti di live, djset, spettacoli teatrali e molto altro con nuovi generi musicali (dal rock al reggae, dall'hip hop all'elettronica). Tra le novità c’è il ritorno dei grandi live in collaborazione con la casa discografica La Tempesta, etichetta di musica indipendente italiana», aggiunge Pallaver. Il primo appuntamento sabato scorso con i Sick Tamburo, gruppo pordenonese. Questo mese sono in arrivo i “Tre allegri ragazzi morti” e a luglio i “Pan del diavolo”. Molto spazio sarà dedicato ai gruppi locali. Il costo della tessera è di 10 euro. I soci sono attualmente circa 200.
Ma l’Etnoblog non è solo musica e divertimento. È uno spazio di cultura alternativa giovanile. «Torniamo perché vogliamo continuare a fare il nostro lavoro, consolidando un sistema virtuoso che ruota attorno alle diverse anime di Etnoblog e che si esprime attraverso una moltitudine di attività culturali e sociali svolte a stretto contatto con molte realtà cittadine e non solo. Perché dieci anni di aggregazione, di cultura, di progetti di promozione della salute e di accoglienza delle vittime della tratta di esseri umani, di corsi di formazione, di interventi nelle scuole, di musica, di teatro non si possono fermare», si legge in una specie di manifesto. Tra le attività del Circolo Etnoblog vanno ricordati i recenti progetti nel campo del dialogo interculturale che hanno visto arrivare a Trieste rappresentanti delle Comunità Rom e Sinti slovene e italiane in una due giorni di confronto finanziata dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dalla Regione. Si riparte insomma con un’energia rinnovata e una forte determinazione. «Una squadra ancora più forte e numerosa ha lavorato in questi mesi a stretto contatto con decine di soci per ridare alla città uno spazio aggregativo fatto dai giovani per i giovani», spiega la responsabile dei progetti sociali. Una quarantina i ragazzi impegnati a supportare la direzione artistica che organizza le serate. A gestire i servizi (dalla logistica al bar) è sempre la cooperativa sociale On Stage.
Ma non basta. L’Etnoblog apre anche ai teenager. Non sarà più solo uno spazio vietato ai minori. «Il divieto di ingresso resta per tutte le serate, ma ogni mese faremo una o due serate dedicate ai minori di 21 anni. Uno spazio esclusivo per chi ha dai 16 ai 21 anni. Ci sarà una tessera apposita, anche loro devono avere uno spazio di aggregazione in città», aggiunge Pallaver. Questi primi due mesi saranno un po’ sperimentali. «Vediamo come risponderà la città. Dopo la chiusura ad agosto, secondo le esigenze che emergeranno dai ragazzi imposteremo la programmazione autunnale» aggiunge la responsabile.
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