Eredita 900 milioni di lire. Bankitalia: "E' carta straccia"

L'incredibile vicenda di un invalido triestino: il lascito dello zio era custodito in una cassetta di sicurezza. L'istituto centrale si rifiuta di convertire le banconote scadute in euro. Ma la Corte costituzionale potrebbe dare ragione al ricorrente

Riceve in eredità dallo zio defunto 900 milioni di vecchie lire e vari titoli di Stato, ma scopre che non può incassarli. È la surreale vicenda che sta vivendo un triestino di 43 anni, Francesco Cantarutti, sordomuto dalla nascita e invalido al 100 per cento.

Lo zio materno, imprenditore edile che operava in città, morto recentemente celibe e senza figli, gli ha lasciato un "piccolo" patrimonio che però Bankitalia giudica come inesigibile per la scadenza dei termini di conversione lira-euro anticipata dall’ex premier Monti. La vicenda finirà davanti alla Corte Costituzionale.

Il lascito era custodito in una cassetta di sicurezza: oltre alle banconote in valuta italiana ormai scaduta, c'erano anche titoli di Stato. In corso una battagli legale per consentire all'invalido di incassare la cospicua somma.

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