Eleonora e Federico, sposi nella baia di Sistiana che li ospitò nel lockdown
DUINO AURISINA Torneranno a Trieste il 12 settembre, per sposarsi nella città che li ha fatti sentire a casa nel pieno dell’emergenza Covid. Hanno deciso così i Eleonora Arrigoni e Federico Mautino, protagonisti pochi mesi fa di un’avventura molto particolare, fortunatamente conclusasi nel modo migliore, che culminerà appunto nelle nozze di fine estate sulle rive del golfo. Eleonora e Federico sono infatti i fidanzati bergamaschi che, inconsapevoli come tutti della tempesta che si stava preparando, avevano deciso di trascorrere qualche giorno di vacanza a Portopiccolo, nei primi giorni di marzo, ancorando la loro barca nel porticciolo del borgo di Sistiana, decisi a unirsi in matrimonio il 2 maggio, prima di partire per una meta esotica per il viaggio di nozze.
Avendo già individuato Portopiccolo come base dei festeggiamenti, i due giovani bergamaschi avevano deciso di ancorare la loro barca sui pontili del Diporto Nautico di Sistiana, per poi muoversi alla ricerca della migliore soluzione logistica per le nozze. La definizione della “zona rossa” e le successive restrizioni li avevano costretti ad allungare oltre il previsto la loro permanenza a Sistiana, adattandosi a una sorta di imprevisto “smart working”, utilizzando i pc di bordo. Una prigione sì, ma comunque “dorata”, perché la primavera del lockdown ha regalato loro a Trieste atmosfere straordinarie, tramonti indimenticabili e panorami mozzafiato.
Superata l’emergenza sanitaria e tornati nella loro Bergamo, Eleonora e Federico hanno subito capito che oramai il legame con Trieste e il suo mare era diventato indissolubile. «A quel punto – spiega Eleonora – abbiamo deciso che la celebrazione delle nozze e la festa a seguire, comunque, dovevano necessariamente svolgersi nella città che ci ha ospitati in un momento così buio per l’intero Paese. La disponibilità e la generosità dei triestini e di quanti, a Sistiana, ci sono stati vicini, a cominciare dal vicepresidente del Diporto Nautico Fulvio Vecchiet, non potevano diventare solo un ricordo, e così abbiamo deciso di unirci in matrimonio a Trieste e di organizzare la festa che seguirà a Portopiccolo, al ristorante Bris, che è adiacente al marina». Sarà insomma un ripercorrere momenti indimenticabili. «L’unica incertezza – riprende la futura sposa – riguarda la sede in cui si celebreranno le nozze. Inizialmente si pensava al Gopcevich, ma ci è stato comunicato che forse il palazzo che si specchia sul canale sarà indisponibile. Nel caso andremo in Municipio. Ma saremo comunque felici, perché Trieste è nel nostro cuore». Ovviamente più che soddisfatto della scelta dei futuri sposi è Giorgio Martin, titolare del Bris. «Abbiamo riaperto il 20 maggio, dopo aver lavorato per tutto il lockdown a progetti e migliorie, per non perdere l’entusiasmo. Come squadra non abbiamo mancato un giorno nel sentirci, nello studiare nuove formule, proposte di menu, soluzioni di struttura e logistica per il ricevimento degli ospiti in tutta sicurezza nel rispetto dei protocolli Covid. La festa di Eleonora e Federico sarà il suggello per una ripresa felice».—
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