È rinata l’ultima tela di Vito Timmel

Restaurata la tredicesima tela di Timmel. Ora Monfalcone può vantare la dotazione dell’intero ciclo che il pittore triestino d’adozione realizzò nel 1921 per il “teatro del Cantiere” a Panzano. Tutte le opere, infatti, sono state acquisite e restaurate dal Consorzio culturale del Monfalconese. La fase finale, dunque, ha segnato il recupero dell’ultimo anello mancante, la tela dedicata a Franc e Francesca, riportata all’originario splendore. Il procedimento del restauro è stato documentato anche con filmati. A curare l’intervento è stata la restauratrice Laura Zanella, che, sotto la supervisione dei funzionari della Soprintendenza, ha sanato le numerose “ferite” presenti nel dipinto. Zanella aveva già seguito il restauro dei 12 pannelli acquisiti nel 2000 dal Ccm. La rinascita della 13.a tela sarà festeggiata assieme alla comunità. L’opera sarà presentata alla stampa e al pubblico giovedì prossimo alle 17.30, nella sala conferenze dell’Europalace. La tappa monfalconese non è casuale, poichè il Consorzio culturale ha deciso di sottolineare l’evento condividendolo con i cittadini. Grande è la soddisfazione degli amministratori del Ccm che, con l’adesione dei Comuni consorziati, hanno condotto in porto un’operazione complessa e impegnativa anche dal punto di vista finanziario.
L’individuazione della 13.a tela fu un autentico “colpo di scena”. Accadde che, in occasione della celebrazione del centenario del cantiere navale, nel 2008, le 12 tele furono riunite per la prima volta nella Galleria d’arte contemporanea. Fu allora che il proprietario dell’opera mancante decise di “svelare” il suo segreto mettendola a disposizione per la visione al pubblico. Ne seguì il percorso da parte del Ccm per l’acquisizione del dipinto, culminato lo scorso anno con la sottoscrizione dell’accordo con il proprietario che, quale “atto d’amore” verso la città, decise di riconsegnare la tela alla comunità, rendendola fruibile attraverso il passaggio al Ccm del “Fondo Vidoli”, che contiene anche altre memorie.
Il ciclo delle tele e la documentazione così recuperata sono destinati ad arricchire il futuro Polo Museale della cantieristica, con il ritorno nel villaggio operaio, presso l’ex Albergo Operai sottoposto a ristrutturazione. Le opere di Timmel erano state considerate perdute per decenni, dopo che il teatro fu raso al suolo dai bombardamenti alleati del 1944-’45. Nel 2000 fu segnata la prima svolta, quando si scoprì che i 12 dipinti erano conservati a Panzano, all’ultimo piano di un edificio in cui avevano trovato spazio lo studio dello xilografo Tranquillo Marangoni e, prima ancora, la sala di posa del fotografo Giovanni Cividini. E proprio di Cividini erano le foto di cui il Ccm conserva ancora i negativi su vetro e documentano l’interno del teatro appena costruito, unica traccia visiva delle opere di Timmel. Grazie alla disponibilità di Paolo Marangoni, figlio di Tranquillo, il Ccm, con il sostegno dei 9 Comuni del mandamento, acquisì i 12 dipinti avviandone il restauro. Fondamentali sono stati i contributi della Carigo di Gorizia e della Regione.
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